LIFE IN MOTION, appuntamento al 25 ottobre con il prossimo webinar

Life in Motion - Energia in Movimento

LIFE IN MOTION – Energie in Movimento*

Per uno stile di vita in forma e per prevenire obesità e malattie della nutrizione sbagliata

Oggi parliamo di

DIETE

La dieta che ha fatto dimagrire Adele e Pippa Middlenton…ovvero la dieta Sirt! Oggi molti regimi alimentari dimagranti sono conosciuti più per i risultati raggiunti dai Vip che li hanno adottati e che non mancano di raccontare al mondo intero la loro remise en forme. Nel caso di Adele, quando uscirono le sue foto nella sua nuova versione, i fan si chiedevano come avesse fatto a perdere così tanti chili. Successivamente dichiarò di essersi affidata all’esercizio fisico e alla dieta Sirt.

Che cosa è la dieta Sirt?

La dieta Sirt è stata ideata dai nutrizionisti Goggins e Matten, autori del testo la “Dieta del gene magro”. Viene proposto un regime ipocalorico basato sul consumo di alimenti in grado di attivare le sirtuine (geni che agiscono sul metabolismo) e sulla cd bevanda il “succo verde”:  un centrifugato a base di cavolo, rucola, sedano, prezzemolo, mela verde, limone e tè verde matcha.

La prima fase della dieta, quella del dimagrimento, prevede il consumo di 1000 -1500 calorie al giorno. Sono previsti 3 “succhi verdi” e 1-2 pasti solidi al giorno. La seconda fase è quella del mantenimento con al giorno 3 pasti solidi e un succo verde. Abbiamo chiesto a Stefania Ruggeri, ricercatrice e nutrizionista presso il Crea, il più importante ente di ricerca italiano dedicato all’agroalimentare, cosa ne pensa della dieta Sirt: “Se la dieta è fai da te e non ben studiata sulla persona porta a un impoverimento della massa muscolare. La perdita di peso promessa (fino a 3 chili alla settimana) è davvero troppo elevata. Inoltre, non credo che l’attivazione delle sirtuine sia ad opera del beverone verde e di alcuni alimenti. Sono piuttosto “trovate” degli autori ma che sicuramente portano benefici sulla nostra salute perché arricchiscono di composti bioattivi, antiossidanti e vitamine ma che per ora non hanno una solida base scientifica”.

 

insalata

 

Le caratteristiche delle diete più comuni

Diete delle star a parte, sono tante quelle riconosciute a livello mondiale, come tante sono quelle di grande appeal ma protagoniste solo di una stagione estiva. Vi proponiamo una breve descrizione delle principali diete realizzata dal Crea nelle Linee Guida per una Sana Alimentazione. LINK

Dieta mediterranea: è lo stile alimentare tipico dei Paesi del bacino Mediterraneo degli anni ’50. Non è una dieta dimagrante, ma è il modello alimentare maggiormente correlato con la minore incidenza di malattie. Costituita prevalentemente da frutta, verdura, olio di oliva, legumi, cereali.

Dieta low-carb: è la dieta a basso contenuto di carboidrati sotto il 45% delle calorie complessive ovvero il livello fissato dai LARN (Livelli di Assunzione di Riferimento di Nutrienti).

Diete chetogeniche: l’assunzione di carboidrati scende a 50g al giorno. La chetosi indotta dalla dieta determina uno stato di perenne nausea. In altri termini si induce un’intossicazione cronica per sfruttarne l’effetto anti-appetito. Dovrebbe essere  un trattamento di breve durata, effettuato sotto stretto controllo medico.

Dieta low-fat: diete a basso contenuto di grassi. Nascono come diete terapeutiche per la modulazione del profilo lipidico, come l’abbassamento di colesterolo.

Diete a basso indice glicemico: dieta che limita l’assunzione di alimenti ad  alto indice glicemico. Usata per la gestione del diabete.

Dieta paleolitica: imita il profilo alimentare tipico delle società pre-agricole con un’enfasi nell’evitare “alimenti processati” e una preferenza nei confronti di frutta, verdura, frutta secca oleosa e semi e carne magra.

Diete basata sul gruppo sanguigno: vengono individuati profili genetici a cui vengono associati alimenti specifici per un dato genotipo.  Non c’è alcuna evidenza scientifica a sostegno  di questa associazione.

 

Stefania Ruggeri (Crea)

Come orientarsi tra le diete “famose”. Ruggeri (Crea): mangiare bene è imparare a prendersi cura di sé

Anche le diete oggi hanno il loro testimonial. Dalla dieta Sirt riprendiamo il tema con la nutrizionista Ruggeri. Dottoressa quante sono le diete dimagranti famose e pubblicizzate e quali riconosciute a livello scientifico?

Il digiuno intermittente è tra le diete più efficaci ma non solo per il dimagrimento – molto lento, circa 700-800 grammi alla settimana- ma per i benefici dimostrati scientificamente sulla riduzione degli stati infiammatori, causa dell’aumento del rischio di molte patologie come i tumori, le malattie cardiovascolari, Alzheimer e demenze senili. Inoltre, il modello del digiuno intermittente può aiutarci a cambiare il nostro rapporto con il cibo: mangiamo male e troppo, per le nostre esigenze in un rapporto con il cibo legato spesso a insoddisfazioni personali.

Il cibo serve per sostenerci e nutrirci, siamo invece ora nell’era della overnutrizione. Digiunare – nel modo giusto- seguiti da un professionista può essere una buona pratica.

Le diete dei VIP vengono spesso pubblicizzate e anche raccontate dalle star stesse o dai loro nutrizionisti. Cosa ne pensa di questo tipo di comunicazione?

La comunicazione è astuta e purtroppo molti dei nutrizionisti approfittano del desiderio della popolazione di diventare in fretta magri. Specchietti per le allodole che promettono dimagrimenti rapidi sono attraenti ma spesso poi si ricade in una cattiva alimentazione. Ricordiamoci sempre che star e principesse sono seguite dal loro professionista di fiducia.

Chi vuole perdere peso sceglie spesso diete legate a un concetto, che sia etico piuttosto che legato a necessità di salute. A volte invece solo in base alla loro veloce efficacia. Come trovare quella giusta?

Mangiare è di per sé un atto etico. Mangiare in modo giusto significa rispettare innanzi tutto se stessi, aver cura di sé della propria salute e della propria identità. Capire di cosa abbiamo realmente bisogno per vivere. Significa anche scegliere cibi in modo appropriato: di qualità, coltivati nel rispetto dell’ambiente e degli animali. La scelta peggiore è l’efficacia veloce: tantissime diete ci hanno dimostrato che tutto e subito non dà vantaggi nel lungo periodo.

Mangiare bene è imparare a prendersi cura di sé.  Questa la chiave giusta.

 

*LIFE IN MOTION – Energie in Movimento, è un progetto realizzato dal Movimento Difesa del Cittadino, in collaborazione con HERBALIFE NUTRITION, nato con l’obiettivo di favorire il contrasto all’obesità attraverso una campagna informativa e di sensibilizzazione rivolta ai cittadini.


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