ragazza sola triste

Salute mentale, al via la campagna In Equilibrio

«Non c’è salute senza salute mentale». È semplice da capire e non è affatto uno slogan, ma alla salute e alla malattia, che siano depressione o attacchi di panico, sono ancora associate discriminazioni, paure, bisogni inespressi e servizi non sempre capaci di intercettare le necessità di chi soffre in prima persona e dei familiari tutti. Così Cittadinanzattiva – Tribunale per i diritti del malato ha lanciato la campagna di informazione e sensibilizzazione In Equilibrio, online sui principali social network.

L’obiettivo è creare maggiore consapevolezza, specialmente fra i giovani, e combattere pregiudizio, stigma e paure purtroppo ancora collegate alla malattia mentale.

 

 

Otto storie personali

Non ci sono numeri o dati. La salute mentale viene affrontata attraverso il racconto in prima persona, o con la voce di un familiare, che ripercorre la sofferenza, la paura, la difficoltà di diagnosi ma anche la rinascita di chi vive problemi come la depressione, i disturbi ossessivi compulsivi, gli attacchi di panico, l’anoressia, i deficit di attenzione o iperattività, la depressione post partum, la schizofrenia, l’hikikomori. Sono otto storie personali, raccolte nell’e-book In Equilibrio. Storie di vita e percorsi nella salute mentale.

«La realtà del nostro Paese, sia pure nelle sue difformità e con le sue eccellenze anche in questo ambito, ci rivela invece che il mondo della salute mentale è pieno di bisogni inespressi e insoddisfatti, di servizi scarsamente diffusi e capaci di prendersi cura delle persone – dice Francesca Moccia, vice segretario generale di Cittadinanzattiva – del progressivo impoverimento in cui si trovano ad operare i Dipartimenti di salute mentale, di abusi e rischi di istituzionalizzazione, ma anche più in generale di poca attenzione alla prevenzione dei disturbi e delle malattie che sono invece in grande aumento. C’è molto lavoro da fare ancora per ridurre il divario tra questi bisogni e le risposte che devono essere garantite».

Quello che colpisce, spiega l’associazione, è quanto sia ancora vivo lo stigma legato alla malattia mentale. La campagna vuole raggiungere soprattutto i giovani e utilizza messaggi elaborati con rappresentanti di associazioni civiche e di pazienti, istituzioni, società scientifiche, un vero e proprio tavolo di lavoro che ha validato i contenuti della campagna informativa e ne supporterà la diffusione attraverso i propri canali.


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