Il super ponte di primavera conta, sulla carta, circa 10 giorni di disponibili per organizzare una vacanza. Tra Pasqua, 25 aprile e primo maggio, si muoveranno 21 milioni e 335 mila italiani per un giro di affari complessivo che sarà pari a circa 8,2 miliardi di euro. Partiranno per primi i 6,2 milioni di italiani che concentreranno le vacanze sulla Pasqua, insieme ai 3,6 milioni che faranno una pausa più lunga, includendo anche il ponte del 25 aprile e al milione e seicentomila che potrà rilassarsi per tutto il super ponte, con un salto triplo da Pasqua al 1° maggio.

3,4 milioni andranno in vacanza per il ponte del 25 Aprile, mentre altri 500 mila combineranno la Festa della Liberazione e la Festa dei Lavoratori. 6 milioni di italiani si muoveranno solo per il ponte del 1° maggio.

Sono questi i calcoli fatti da Federalberghi riguardo al movimento turistico previsto per la pausa di primavera.

Malgrado le difficoltà congiunturali, il nostro turismo continua a produrre risultati con il segno più. Mi chiedo quanto tempo ancora ci vorrà perché si comprenda una volta per tutte che, per il bene del nostro Paese, è su questo settore che vanno giocate le partite di serie A”, commenta Bernabò Bocca, presidente di Faderalberghi.

L’aumento dei flussi turistici, per l’intero periodo considerato, è previsto pari al 12,7% in più rispetto allo scorso anno.

L’87% dei vacanzieri resterà in Italia (vs il 91% del 2018), mentre il 13% sceglierà una località estera (contro l’8% dello scorso anno). Le mete preferite per i viaggiatori che resteranno in Italia saranno le località d’arte (31,1%), il mare (27,6%), la montagna (14,9%) e, a seguire, i laghi (6,0%) e le località termali (3,3%). Una preferenza viene riservata anche alle crociere (2,3%). Per coloro che invece si recheranno all’estero, vincono le grandi capitali europee (72,9%), seguite a stretto giro da località marine in generale (10,2%), dalle grandi capitali extraeuropee (6,4%) e dal viaggio in crociera (5%).

In rialzo anche la spesa media pro capite sostenuta per la vacanza (comprensiva di trasporto, alloggio, cibo e divertimenti) che sarà pari a 394 euro, contro i 353 euro del 2018 con una crescita del +11,6%. Chi resterà in Italia spenderà mediamente 344 euro, mentre la spesa raddoppia per chi trascorrerà un periodo di vacanza oltre confine (694 euro).

Per l’alloggio, la casa di parenti e amici resta la struttura ricettiva prescelta dalla maggioranza, sebbene in calo rispetto allo scorso (28,6% vs il 33% del 2018); segue l’albergo con un 26,1%, i bed & breakfast (15,2%) e le case di proprietà (13%). La vacanza avrà una durata media di 4,5 notti, in crescita rispetto ai 3,5 del 2018.

Scende la percentuale di coloro che non partiranno per nessuna vacanza: 51,5% vs 53,6% del 2018. La maggior parte di chi resta a casa indica i motivi economici come la causa principale della rinuncia.

 

Notizia pubblicata il 17/04/2019 ore 17.11


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