Il 9 novembre si apre a Padova un processo storico per usura aggravata contro tre direttori di banca. L’azienda vittima, che nel frattempo è fallita, si è costituita parte civile insieme a Confedercontribuenti e ad un’altra organizzazione.

L’usura, praticata sia dalla criminalità organizzata sia dagli stessi istituti di credit, consiste nell’applicare interessi, comprensivi di mora e altre spese, che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, indipendentemente dal loro pagamento. Interessi che risultano tanto alti da rendere il loro rimborso molto difficile o impossibile. Questa pratica costituisce un un reato penale, regolato dall’art. 644 del codice penale e ripreso dalla Legge n. 108 del 7 marzo 1996, apportando profonde innovazioni e modifiche in materia di usura nell’ordinamento giuridico dell’Italia.

A causa di questo fenomeno, molte imprese si sono trovate in difficoltà nel pagamento dei finanziamenti, che molto spesso le hanno portate al fallimento con relativa vendita degli immobili. Tuttavia, secondo quanto riportato da Confedercontribuenti, nell’80% dei casi non sarebbe il correntista ad essere in debito ma la banca.

Una delle vittime di questa pratica è un imprenditore di Galzignano Terme, che, supportato da associazioni come Confedercontribuenti, ha denunciato i suoi usurai, nonostante la sua impresa sia fallita.

“Domani non sarà solo l’anniversario della caduta del muro di Berlino. A Padova, alle ore 9 inizierà il processo a porte aperte per usura aggravata in concorso a carico di 3 direttori di filiale e 2 banche. Non è un caso isolato. Circa 80-85% dei casi esaminati presso la Confedercontribuenti-Veneto presentano anomalie e illeciti civili e penali”, ha spiegato Alfredo Belluco, presidente Veneto e vice presidente nazionale di Confedercontribuenti.

Confedercontribuenti, anche ai fini della prevenzione del fenomeno dei suicidi legati al sovraindebitamento, suggerisce ai contribuenti di esaminare i rapporti bancari e di seguire la strada della legalità con la denuncia del reato.

“E’ importante però che chi prende la strada della legalità non venga lasciato solo. Abbiamo gli strumenti legislativi ma realmente tante pratiche di sostegno per chi denuncia l’usura e l’estorsione sono sul tavolo, ancora ufficialmente vacante, del commissario antiusura e antiracket al ministero dell’Interno. Troppa burocrazia mentre imprenditori sono ormai sull’orlo del baratro con la tegola, nonostante la presenza di usura, di vendite all’asta di aziende e abitazioni, in molti casi al ribasso di oltre il 50%”, ha dichiarato Maurizio Ciaculli coordinatore nazionale di Confedercontribuenti antiusura e antiracket.


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1 thought on “Usura: si apre processo storico, Confedercontribuenti: denunciare sempre

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