Malate di tumore costrette a pagare il farmaco oncologico. La denuncia è stata fatta qualche giorno fa dall’Associazione Dossetti: molte donne operate di cancro al seno, che hanno l’esenzione, in alcune regioni si ritrovano invece a pagare un farmaco indispensabile prima gratuito, il Tamoxifene.  A rilanciare il caso è oggi l’Unione Nazionale Consumatori, che ha chiesto chiarimenti al Ministero della Salute, agli uffici preposti delle Regioni e dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, oltre ad aver proposto un’interrogazione parlamentare.
“A cosa serve l’esenzione se le donne malate di cancro al seno devono ugualmente pagare il ticket?”, afferma il segretario generale UNC Massimiliano Dona, spiegando che “in alcuni casi  la terapia ormonale è gratuita, in altri si è soggetti al ticket (da 3 a 5 euro) sul farmaco specifico solo se c’è l’alternativa di un generico, in altri ancora  si paga anche per il farmaco equivalente: tutto ciò non solo genera una disparità di trattamento tra aree diverse del Paese, ma rappresenta una vera e propria ingiustizia, considerando che si tratta di medicine spesso indispensabili”. È un problema di costi e un problema di dignità, sottolinea l’associazione, che ribadisce come piuttosto che imporre ticket ingiusti che minano la dignità dei pazienti, il Servizio sanitario nazionale “dovrebbe puntare a tagliare gli sprechi inutili ed eliminare le speculazioni del settore”.


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