Uffici postali abusivi, Altroconsumo ai cittadini truffati: ecco cosa fare
Hai pagato la bolletta dell’acqua, della luce o del gas in una agenzia Posta Più o Servizi postali, due società di poste private alternative a Poste Italiane, ma il tuo pagamento non è mai arrivato a destinazione e ti hanno sospeso il servizio? Sei stato vittima di una truffa. Che fare? Altroconsumo ha le idee chiare. “Una possibilità per i consumatori truffati è quella di costituirsi parte civile nei confronti dei responsabili della truffa nel processo penale che certamente partirà, per chiedere così anche un risarcimento dei danni subiti. Una strada che richiederà comunque del tempo. Nel frattempo ti suggeriamo di mandare subito una lettera alla società di servizi che non ha ricevuto i tuoi pagamenti e chiedere, nel caso, la riattivazione del servizio, la rateizzazione delle bollette e la non applicazione degli interessi di mora”.
Il riferimento è alla vicenda della scorsa settimana relativa al sequestro, da parte della Guardia di Finanza, di 72 agenzie private che erano autorizzate dal Ministero dello Sviluppo economico a erogare solo servizi postali (per intenderci spedizione di pacchi, lettere e raccomandate) ma non servizi finanziari come il pagamento dei bollettini postali. Per questo, infatti, occorre un’autorizzazione di Banca d’Italia, visto che solo le banche, gli intermediari finanziari egli Istituti di pagamento possono offrire questo servizio. Nelle 72 agenzie di Poste Più e Servizi postali sequestrate, invece, i consumatori pagavano tranquillamente le bollette, ma i loro soldi non arrivavano mai alle società di acqua, luce e gas. In alcuni casi i clienti hanno subito addirittura il pagamento aggiuntivo di interessi di mora e persino il distacco delle utenze (oltre che la perdita del denaro versato). Si tratta di una vera e propria truffa in piena regola, tanto che i proprietari delle agenzie sono indagati proprio per truffa e appropriazione indebita.