Quest’anno il grande caldo è arrivato a giugno e durerà parecchio. Fin da marzo Trenitaliaia ha attivato un piano straordinario volto ad assicurare il buon funzionamento degli impianti di condizionamento sui treni in previsione dei mesi estivi.

Ma questo impegno, seppur reale e tangibile, non è bastato a fronteggiare l’ondata di caldo di questi giorni e i disagi per i viaggiatori sono stati e sono pesantissimi.

Il restyling a cui sono sottoposte le carrozze di molti treni regionali, che datano in realtà gli anni ’70, in diversi casi non ha dato i risultati sperati: gli impianti funzionano bene solo in alcune carrozze, in altre sono insufficienti ad abbattere temperatura e umidità oppure vanno in blocco spegnendosi. A questo si aggiunge l’impossibilità di far circolare l’aria nelle carrozze aprendo i finestrini, dal momento che le aperture a vasistas che hanno sostituito quelle completamente apribili non fanno passare aria a sufficienza.

La situazione non sembra ottimale neppur sugli Intercity la cui flotta è ormai costituita in prevalenza dal materiale Frecciabianca dismesso, con tutti i disagi che per anni hanno dovuto sopportare i viaggiatori e gli abbonati delle Freccebianche.

In questo caso, la salonizzazione di tutte le carrozze a scompartimenti, oltre ad aver consegnato carrozze con sedili scomodi, ha consegnato all’utenza la sostituzione di finestrini a vasistas con finestrini bloccati, l’implementazione di tendine a discesa che impediscono l’apertura del vasistas anche dove sopravvissuto e, soprattutto, l’immissione di impianti di condizionamento insufficienti.

Alla luce di tutto questo, Assoutenti si è posta una domanda: Trenitalia come intende affrontare i cambiamenti climatici?

Dato che è impossibile che in pochi mesi o anni sia immesso sia su Regionali, sia su IC materiale nuovo con impianti di climatizzazione performanti, secondo l’associazione Trenitalia deve farsi carico di un sano ritornare al passato, ovvero assicurare treni con finestrini apribili sia su Regionali, sia su IC.

Nel medio termine, poi, sarà necessario sostituire gli impianti di climatizzazione sulle carrozze con impianti di climatizzazione efficienti.

Volendo essere a buona ragione un po’ pignoli, ci sarebbe un problema di giustizia da risolvere: i viaggiatori e gli abbonati che hanno subito, subiscono e subiranno disagi per il caldo afoso sui treni andrebbero adeguatamente risarciti con bonus. Nei prossimi giorni Assoutenti e i Comitati Pendolari federati metteranno a disposizione form per la segnalazione di disagi da treni roventi con la richiesta di adeguati risarcimenti.


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