Tempi duri per Trenitalia, almeno per quanto riguarda la cronaca. A fare notizia è lo stato d’incuria della Stazione Termini di Roma, il maggiore scalo ferroviario d’Italia e il secondo d’Europa per traffico dei passeggeri.
I Senatori Donatella Poretti e Marco Peduca hanno rivolto al Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture Corrado Passera, un’interrogazione per sapere se intenda sollecitare l’amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, Mauro Moretti, ad intervenire sulla manutenzione e le pulizie della stazione ferroviaria Roma-Termini. L’Aduc, che dà notizia dell’interrogazione, ricorda che “per riqualificare, valorizzare e gestire” Termini (con altre 13 stazioni ferroviarie) fu costituita Grandi Stazioni S.p.A, una società al 60% di Ferrovie dello Stato, che controlla anche RFI (Rete Ferroviaria Italiana, responsabile del mantenimento in efficienza delle linee e delle infrastrutture ferroviarie)”. “Nonostante, nel 2009 l’utile netto di Grandi Stazioni è stato di 37,5 milioni di euro, nella stazione Roma-Termini risultano ancora da risistemare le pensiline dalle quali piove, e risulta lacunosa la manutenzione e la pulizia del sito, laddove si osservano fontanelle fuori uso, posacenere e raccoglitori di rifiuti da sostituire, scarsa pulizia”.
Ma non è tutto. Un’altra notizia di cronaca riguarda i pendolari ed è fresca di giornata: sulla linea ferroviaria Ravenna – Bologna, questa mattina il regionale 2996 in partenza da Ravenna alle 7:54 (uno dei più utilizzati dai pendolari) si è fermato per oltre mezz’ora nella campagna tra Lugo e Castelbolognese, ma secondo Trenitalia il treno è in orario.
“Cronache di ordinari disservizi. Episodi di questo tipo – ha dichiarato Yuri Rambelli, Presidente di Legambiente Bassa Romagna – sono purtroppo così frequenti che ormai i pendolari non si stupiscono più del disagio, degli appuntamenti saltati o delle coincidenze perse. Ciò che però continua a stupire è l’assoluta mancanza di assistenza da parte di Trenitalia nel momento in cui si verificano questi problemi. I pendolari sono stati infatti “abbandonati” all’interno del treno senza alcuna informazione sul motivo del ritardo, sui probabili tempi di arrivo a Bologna o su eventuali soluzioni alternative per chi, per motivi di studio o lavoro, doveva recarsi nel capoluogo”.
E al danno si aggiunge la beffa: il sito di Trenitalia offre un pratico servizio di monitoraggio dello stato di circolazione dei treni, su cui è possibile verificare “in tempo reale” se il treno è in orario oppure no. Pochi minuti prima delle 9, quando ormai il regionale in questione avrebbe dovuto trovarsi a destinazione, nonostante fosse invece fermo a circa 50km di distanza, il sito riportava invece che il treno era perfettamente in orario. “L’ennesimo disservizio di oggi dimostra che la strada da percorrere per avere un servizio moderno ed efficiente, alternativa al mezzo privato, è purtroppo ancora molto lunga”.


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