Continuano i disservizi per i passeggeri Alitalia. Ieri Aeroporti di Roma ha comunicato, infatti, che è stata costretta a limitare alcuni servizi resi ad Alitalia, tra i quali il Fast Track per Milano, perché la compagnia, nonostante le numerose sollecitazioni di ADR, risulta essere ancora economicamente inadempiente a valle di specifici accordi in essere tra le due aziende. Il Fast Track è un nuovo sistema a lettura ottica delle carte di imbarco è stato sperimentato per la prima volta in Italia all’aeroporto di Fiumicino, nel Terminal 3 dedicato ai voli internazionali: consente un imbarco rapido in quanto il viaggiatore non deve fare altro che posare la carta di imbarco (oppure il palmare su cui è registrato il biglietto elettronico con il codice a barre) sull’apposito lettore ottico, e il sistema verifica automaticamente i dati del passeggero e quelli del biglietto aereo. Gli stessi dati vengono poi registrati su un software.
L’intera operazione evita il normale riscontro del documento di riconoscimento con quello della carta di imbarco, mentre restano in vigore da parte degli addetti alla sicurezza tutte le operazioni di controllo sulla persona e sui bagagli a mano.
Così Alitalia e AdR si rendono competitivi al treno. Peccato però che oggi il servizio è compromesso e a pagarne le conseguenze sono sempre i passeggeri. L’Ad di Alitalia Andrea Ragnetti ha affidato la sua replica a Corriere.it: “Sono esterrefatto ed amareggiato da questa dichiarazione di Adr. Aeroporti di Roma, nonostante la recente firma di un accordo di programma che ci vede obbligati a pagare cifre elevatissime, continua a offrire un servizio al di sotto dello standard qualitativo che i nostri passeggeri meritano, e uno spettacolo di degrado ingiustificabile”.


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