Aumentare il trasporto merci su rotaia per ridurre le emissioni inquinanti e abbattere gradualmente i costi esterni che gravano sull’ambiente: questi gli obiettivi di un protocollo d’intesa siglato nei giorni scorsi fra Ministero dell’Ambiente e due delle maggiori imprese di trasporto che operano sul mercato nazionale, Trenitalia ed Auta Marocchi, grande società di autotrasporto merci. 
Il protocollo d’intesa si colloca nel quadro di una serie di obiettivi strategici che intendono portare l’incidenza del trasporto merci su rotaia dal 6% attuale al 24%, ridurre l’impatto ambientale provocato dal traffico dei mezzi pesanti sul territorio e, di conseguenza, le emissioni di anidride carbonica, polveri sottili e altre emissioni inquinanti. A questo si aggiunge l’obiettivo di abbattere gradualmente i costi esterni che gravano sull’ambiente, fino ad un 57% dell’attuale valore, con un risparmio stimabile attorno ai 3 miliardi l’anno.
Il programma del trasferimento parziale del trasporto merci dalla strada alla ferrovia rappresenta una delle azioni prioritarie previste dal Piano Nazionale per la riduzione delle emissioni nocive e la “decarbonizzazione” dell’economia italiana presentato al CIPE da parte del Ministro dell’Ambiente.  L’iniziativa del Ministero dell’Ambiente intende dunque valorizzare l’attività del trasporto merci invertendo i tradizionali canoni per cui la crescita del trasporto comporterebbe un aumento delle emissioni nocive, attraverso una combinazione fra strada e ferrovia che tolga dalla strada una parte dei flussi del traffico pesante dai grandi assi di scorrimento Nord-Sud ed Est-Ovest.


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