A Roma serve la cura del ferro. E la cura dell’aria. La Capitale è fra le città che nel 2016 hanno superato la soglia limite di polveri sottili in un anno con almeno una centralina urbana: 41 i giorni di sforamento secondo la classifica redatta da Legambiente nel rapporto Mal’aria di città pubblicato ieri. L’inizio di quest’anno non è stato roseo: il PM10 è alle stelle da sei giorni consecutivi e così l’amministrazione capitolina ha deciso lo stop nella ZTL  dei veicoli più inquinanti, delle auto a benzina euro 2 e dei diesel euro 3. Una misura considerata insufficiente da Legambiente Lazio che commenta: “Invece di fermare le auto d’epoca, c’è bisogno di 100 km di preferenziali entro il 2017 e cura del ferro con 9 km di nuovi binari l’anno“.

saluteNella Capitale da sei giorni si respira smog con alte concentrazioni di PM10 e con le centraline che ieri registravano i seguenti valori: Tiburtina (61ug/m3), Largo Preneste (61ug/m3), Corso Francia (63ug/m3), Magna Grecia (59ug/m3), Fermi (54ug/m3), Cinecittà (59ug/m3), Bufalotta (58ug/m3), Malagrotta (57ug/m3), Cipro (57ug/m3). Il comune di Roma ha previsto il blocco alle auto benzina Euro 2, immatricolate da più di 16 anni.

“Il blocco alle auto con più 16 anni, previsto per questi giorni dal Comune di Roma è completamente insufficiente – commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio – stiamo respirando smog da sei giorni e per fermare la mal’aria di Roma bisogna fermare le auto circolanti, non solo i pezzi d’epoca. Chiediamo nei prossimi giorni più coraggio al Comune e provvedimenti incisivi nel rispetto del nuovo Piano Regionale di Risanamento della Qualità dell’aria, tali da vietare la circolazione alle auto benzina, avviare lo stop definitivo ai diesel e un piano per il rilancio del trasporto pubblico; solo così si incoraggiano le persone a viaggiare su mezzo pubblico e a lasciare le auto a casa, abbassando in maniera decisiva il livello di polveri sottili con vantaggio della salute di tutti e dell’ambiente”. 

Dire che la viabilità romana è una nota dolente è un eufemismo, e la stessa associazione ricorda che nella Capitale (secondo i dati rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente) ci sono 71 auto ogni 100 abitanti e appena 112 km di preferenziali per i bus su un totale di 3636 km di strade, appena il 3%. Intanto, in tutto il 2016, non è stato steso in terra neanche un metro di binari per metropolitane o tram. Legambiente propone la realizzazione di 100 km di nuove preferenziali entro il 2017 e 9 km di nuovi binari l’anno. “Servono a Roma provvedimenti immediatamente realizzabili per il rilancio del TPL come 100 km di nuove corsie preferenziali entro il 2017, e per i prossimi anni progettare metropolitane, tram e ferrovie suburbane per almeno 9 km di binari all’anno – afferma l’associazione –Un futuro migliore per la capitale è possibile e deve passare indissolubilmente dalla cura del ferro, se continuiamo però di questo passo, con i progetti esistenti nel 2016 (il solo prolungamento della metro C da Lodi a Colosseo), di anni ce ne vorrebbero addirittura 80”.


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