Biglietto che aumenta a 1,50 euro, abbonamenti ritoccati al rialzo, abolizione della tessera mensile agevolata per gli under 26: sui romani e su quanti usano i mezzi pubblici della Capitale arriverà una “stangata”. E l’Unione Nazionale Consumatori denuncia: “Ancora una volta l’Atac sceglie di far fronte ai problemi di bilancio scaricando i costi sugli utenti”.Sono le parole di Massimiliano Dona, segretario generale UNC, in riferimento all’annuncio, da parte dell’azienda del trasporto pubblico cittadino, dei rincari previsti dal nuovo piano industriale. A partire dal 1° giugno il costo del singolo ticket per la rete di trasporto pubblico urbana costerà il 50% in più, passando da 1 euro a 1 euro e 50.
“La cosa che ci preoccupa maggiormente – afferma Dona – è che i rincari non risparmieranno le fasce più deboli dell’utenza: infatti anche gli abbonamenti riservati a studenti, pensionati ed invalidi subiranno un sostanzioso aumento. Inoltre non sarà più possibile acquistare la tessera mensile ridotta. Ciò obbligherà gli utenti beneficiari delle agevolazioni ad acquistare l’abbonamento annuale, molto più costoso e non sempre indispensabile”. Secondo l’associazione, il risultato sarà un maggior ricorso alle automobili e ai mezzi privati e il conseguente peggioramento del già caotico traffico cittadino.


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