“Proseguono le attività di riparazione e posa gruppi elettrogeni per ridurre a meno di 30.000 i clienti da rialimentare entro questa notte”. Così dichiara l’ultimo aggiornamento diramato da Enel sulla situazione della rete elettrica nelle province dell’Abruzzo duramente colpite dal maltempo e dal terremoto di questi giorni. Per quanto riguarda la regione Marche il bilancio al momento è il seguente: “Le operazioni di ripristino sono ancora ostacolate da problemi di viabilità in diverse aree soprattutto in frazioni esterne del comune di Ascoli. Siamo in contatto con la Protezione Civile e l’Amministrazione Comunale per il ripristino della viabilità. Sono in via di finalizzazione le attività di ripristino dei nuovi guasti intervenuti”.

160.000 in totale le utenze che progressivamente sono state rialimentate ma sono in tanti ad essere ancora al buio in giorni così difficili. Il ripristino della rete in molti punti è reso particolarmente difficile dal fatto che il peso della neve ha fatto cadere parti dei tralicci e, date le condizioni metereologiche ancora non ottimali, il ripristino della rete procede più a rilento.

Intanto, l’Autorità per l’Energia fa sapere che le famiglie coinvolte nella lunga interruzione di energia elettrica nelle Regioni colpite dal maltempo potranno accedere agli indennizzi automatici già previsti dalla legge e regolamentati dai provvedimenti dell’Autorità. I rimborsi, che partono da 30 euro e fino a un massimo di 300, sono a carico delle aziende distributrici a meno, e questo sembra il caso, di “periodi di condizioni perturbate, o attribuite a causa di forza maggiore” per i quali entra in gioco il Fondo per eventi eccezionali.

In caso di interruzioni di durata superiore al tempo previsto dagli standard fissati dall’Autorità, il cliente domestico o non domestico con potenza inferiore o uguale a 6 kW (la maggioranza della popolazione dispone di una potenza di 3kW) ha diritto a un indennizzo automatico di 30 euro, aumentato di 15 euro ogni ulteriori 4 ore di interruzione, fino a un tetto massimo di 300 euro.

Codici, l’associazione per i diritti dei consumatori, ricorda quali sono i casi in cui è possibile avere un risarcimento per la mancata erogazione dell’energia elettrica.

1° caso: interruzione della fornitura per qualsiasi motivo. Se non si sono subiti danni, si ha diritto agli indennizzi automatici che dovranno essere erogati automaticamente in bolletta senza farne richiesta. I tempi massimi di ripristino non si applicano nei casi di evacuazione della popolazione per effetto di provvedimenti della pubblica Autorità competente in caso di calamità naturali, limitatamente agli utenti interessati da detti provvedimenti. In questi casi quindi non sono previsti indennizzi automatici, ma il distributore ha l’obbligo di conservare la documentazione necessaria a comprovare l’esclusione, e deve darne conto nel registro delle interruzioni.

2° caso: Qualora si sia subito un danno, come ad esempio il blocco dell’attività professionale, si dovrà inviare un reclamo al distributore, lamentando l’accaduto e fornendo la documentazione delle spese sostenute (tipo l’acquisto di un generatore elettrico per far fronte all’emergenza).

3° caso: danni generali quando il distacco è causato dall’interruzione delle linee elettriche per mancata manutenzione.

Anche nelle situazioni di calamità naturali, indipendenti quindi dalla volontà di chiunque, si deve ridurre al minimo l’esposizione al rischio, tanto è vero che si parla di “corridoi elettrici”, perché bisogna fare in modo che gli alberi non si abbattano sulle linee elettriche e non si trovino nelle loro vicinanze, ostacolando l’arrivo dei mezzi alle centrali sul territorio, a causa della inadeguata manutenzione delle aree di accesso”, afferma Luigi Gabriele di Codici.


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