Aeroporti di Roma ha annunciato che a far data dal 1° gennaio sospenderà il nuovo servizio di smistamento bagagli Net 6000 a causa di un dissidio sorto con le compagnie aeree in merito al pagamento delle tariffe. “A pagare sono sempre i passeggeri” ha dichiarato Carmelo Calì, rappresentante del CNCU nel Comitato tutela diritti del passeggero presso ENAC e responsabile nazionale trasporti di Confconsumatori. “E’ il caso – continua Calì – di ricordare a chi, evidentemente, lo ha dimenticato che si tratta di un servizio pubblico da rendere ai cittadini. E’ questa la priorità del trasporto aereo. Forse l’aumento delle entrate e dei servizi non avio negli aeroporti sta portando ad una eccessiva visione “commerciale” dell’attività, relegando ad un ruolo secondario quella che é, e resta, la primaria finalità: il trasporto delle persone e dei bagagli”.
Secondo Confconsumatori, se ADR vuole recuperare somme che ritiene le siano dovute può attivare tutti gli strumenti che l’ordinamento giuridico le mette a disposizione, ma non può disporre una interruzione del servizio, peraltro in un periodo da bollino rosso come quello natalizio. E, da questo punto di vista, l’Associazione si chiede se in tale paventata decisione si possano configurare anche ipotesi di inadempimento rispetto agli obblighi assunti nel momento in cui é stata concessa la gestione dell’aeroporto di Roma. “Invitiamo ADR a revocare tale illegittima decisione – conclude Calì – e chiediamo all’Enac, di cui condividiamo la posizione assunta in queste ore, di intervenire in virtù di tutti i poteri di cui dispone, al fine di evitare l’interruzione del servizio”.


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