In contrazione il dato sulle vittime di incidenti ferroviari sulla rete nazionale, che nel 2015 sono state 83: 46 morti e 37 feriti gravi. Si tratta del 12% in meno rispetto al 2014, del 59% in meno rispetto a 10 anni fa (2005) e del 27% in meno rispetto al valore medio del periodo 2005-2014. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale sulla sicurezza ferroviaria in Italia, presentato oggi dall’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie a Palazzo Vecchio, alla presenza di Stefano Giorgetti, Assessore alla mobilità del Comune di Firenze.

Tuttavia l’attenzione deve restare alta, con particolare riguardo agli attraversamenti indebiti di pedoni, che si attestano come prima causa di incidente mortale anche nel 2015. Sui 97 incidenti significativi registrati nel 2015 (-11% rispetto al 2014 e – 28% rispetto al 2005), il 74% dei casi è riconducibile all’indebita presenza di pedoni sui binari. Il 62% degli investimenti si è verificato nelle 4 regioni che sviluppano gran parte del traffico ferroviario: Lombardia (14 incidenti), Lazio (12), Toscana (12) e Emilia Romagna (8) e gli incidenti sono maggiormente concentrati in prossimità dei nodi urbani e metropolitani: Roma , Milano, Bergamo, Lucca, Bologna, Caserta, Torino. In diminuzione, invece, gli incidenti legati ad aspetti più tecnici, anche se rimangono fattori di criticità sul fronte della manutenzione e del dissesto idrogeologico. Per questo motivo il tema della manutenzione rimane uno degli aspetti sui quali l’ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria) sta focalizzando l’attenzione, proprio perché singoli eventi possono avere conseguenze disastrose.

Il Rapporto annuale presenta, inoltre, quelle che saranno le nuove sfide che l’ANSF dovrà affrontare. Intanto il decreto legislativo 112/2015 ha individuato le reti regionali, interconnesse con l’infrastruttura ferroviaria, e ha esteso ad esse le competenze dell’ANSF in materia di sicurezza. Il Decreto prevede l’adeguamento della struttura societaria con la separazione tra gestore dell’infrastruttura e imprese ferroviarie, che dovrà concludersi entro 120 giorni dall’entrata in vigore del decreto a marzo 2017. Le nuove realtà dovranno richiedere autorizzazione e certificazione all’ANSF ed è stato definito, inoltre, un percorso di allineamento agli standard ed alle modalità di gestione con quelle degli operatori presenti sulla rete nazionale, che sarà finanziato con importanti investimenti pubblici.

La realizzazione degli interventi tecnici e tecnologici sarà sotto la responsabilità dei nuovi operatori ferroviari, mentre l’Agenzia manterrà il proprio ruolo di supervisione e di certificazione di sicurezza, pur mettendo a disposizione degli operatori il proprio supporto e la propria esperienza, proponendo interventi illustrativi e chiarificatori e costituendo tavoli tecnici presso l’associazione di settore. Le inosservanze delle disposizioni adottate dell’ANSF saranno sanzionate a norma di legge.

Un ruolo importante è attribuito all’educazione e alla cultura della sicurezza ferroviaria. Per contrastare la tendenza verso comportamenti illeciti in ambito ferroviario, l’ANSF è scesa in campo da diversi anni con campagne di sensibilizzazione che hanno coinvolto partner quali la Polizia Ferroviaria, le Federazioni della Pallacanestro, del Rugby e della Pallavolo e molti uffici scolastici regionali. Inoltre, ha chiesto alle imprese ferroviarie e al gestore della rete un’azione incisiva di collaborazione per limitare gli accessi alle aree più a rischio.

“I dati 2015 sulla sicurezza ferroviaria per la rete gestita da RFI sono confortanti”, ha affermato il Direttore dell’ANSF, Amedeo Gargiulo, “ma non bisogna abbassare l’attenzione su diversi fronti, tanto più in vista delle nuove sfide che l’Agenzia è chiamata ad affrontare: da qualche settimana la nostra competenza è stata estesa anche alle linee interconnesse che arrivano da esperienze locali molto variegate. E’ un cammino che abbiamo appena iniziato, ma che speriamo di poter accelerare armonizzando i sistemi e le procedure e fornendo maggiori garanzie a cittadini e passeggeri”.

“Fa particolarmente piacere ascoltare questi dati che testimoniano una riduzione degli incidenti ferroviari e del numero dei morti”, ha aggiunto l’assessore alla mobilità Stefano Giorgetti. “E altrettanto importante è lo sforzo di adeguamento delle infrastrutture cui sta lavorando l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie. Anche noi come Amministrazione comunale siamo impegnati per rendere la città sempre più sicura: abbiamo un ufficio preposto che lavora quotidianamente per interventi di messa in sicurezza delle strade e dei marciapiedi e di tutta la viabilità cittadina. Uno sforzo, quello per la riduzione dei pericoli per le persone, che ci accumuna e sul quale continueremo a lavorare”.


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