Settimana Europea mobilità, online il quiz di Cittadinanzattiva
Che tipo di viaggiatore sei? Lo puoi scoprire con il quiz online lanciato da Cittadinanzattiva in occasione della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre). Su www.cittadinanzattiva.it è online un quiz gratuito per mettersi alla prova e scoprire se siamo in grado di tutelare al meglio i nostri diritti di passeggeri (in aereo, treno e autobus, quando abbiamo diritto al rimborso del biglietto?) fino a che punto le nostre scelte quotidiane di mobilità sono effettivamente “sostenibili”, quanto è importante il settore dei trasporti in una dimensione europea e quali iniziative sta realizzando l’Unione Europea.
Nel quiz si troveranno domande anche sulla mobilità multimodale, sul car pooling, sull’eliminazione delle autovetture alimentate con carburanti tradizionali e altro ancora. Partecipando al quiz di Cittadinanzattiva e si può scoprire se si è un viaggiatore disinformato, distratto o “smart”, cliccando su http://j.mp/settimanamobilita o www.cittadinanzattiva.it
Inoltre, in occasione della Settimana europea della mobilità, Active Citizenship Network (la rete europea di Cittadinanzattiva, riconosciuta dalla Commissione Europea quale partner ufficiale della campagna di sensibilizzazione) ha reso disponibilite il quiz online in 9 lingue, e organizzato in collaborazione con associazioni partner una serie di eventi in diverse città del continente.
Workshop a tema sono in programma a Faro, in Portogallo (gestito dall’Associazione In Loco, www.in-loco.pt) e Merida in Spagna (con Fundacion Ciudadnia www.fundacionciudadania.es). Stand informativi in Lituania presso le stazioni ferroviarie di Vilnius, Kaunas e Klaipeda a cura di Consumer Rights Protection Center (www.vartotojucentras.lt), nel centro di Belgrado, in Serbia, gestito da Consumers center of Serbia (www.ceps.rs), in Italia a Bologna, gestito dalla Segreteria Regionale di Cittadinanzattiva-Emilia Romagna (www.cittadinanzattiva-er.it).
Analoghe iniziative sono in programma in Bulgaria a cura dell’Associazione Index Foundation (www.index-bg.org), in Romania grazie a A.N.P.C.P.P.S. Romania – The National Association for Consumer Protection and Promoting Programs and Strategies from Romania (www.protectia-consumatorilor.
Gli incontri aperti al pubblico hanno l’obiettivo di presentare una prima ricognizione sulle esigenze di mobilità nel Paese e produrre raccomandazioni civiche da porre all’attenzione delle istituzioni comunitarie oltre che nazionali. Ai partecipanti verrà distribuita la guida “Moving in Europa. Per una mobilità più sostenibile e tutelata”, scaricabile gratuitamente anche dal sito www.activecitizenship.net.
Infine, per cittadini, aziende e istituzioni, è aperta la raccolta di buone pratiche in tema di mobilità sostenibile. Chiunque le può segnalare nel database on line sul sito di Active Citizenship Network: le più significative verranno presentate alle autorità comunitarie a fine anno. Le iniziative predisposte da Cittadinanzattiva-Active Citizenship Network rientrano nell’ambito del progetto europeo “Mobilità, un paradigma della cittadinanza europea”, cofinanziato dalla Commissione europea nel quadro del Programma “Europe for Citizens”.
Anche l’Adoc aderisce alla Settimana Europea della Mobilità Sostenibile e sottolinea la necessità per il Paese di una migliore rete ferroviaria e marittima. “L’Italia ha bisogno di una rete infrastrutturale, in particolare ferroviaria e marittima, migliore dell’attuale – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – gli italiani devono avere la possibilità, concreta, di utilizzare il trasporto pubblico con più facilità e convenienza. Non solo a livello nazionale, ma anche locale, in particolare nelle grandi città, dove si è ancora troppo vincolati all’utilizzo dell’auto come unica risorsa, data la penuria di alternative di trasporto. Una maggiore mobilità sostenibile migliorerebbe anche la sicurezza stradale. E’ ancora troppo alto il numero delle vittime della strada in Italia, nel 2012 ci sono stati 62 incidenti per milione di abitanti, contro i 55 della media europea, il 7% in più. Una piaga da estirpare, che va affrontata con tutti i mezzi a disposizione. Non è accettabile che in Germania il numero di incidenti sia inferiore del 40% rispetto all’Italia o che in Francia le vittime siano il 10% di meno”.