“Non si uccide il servizio civile giocando con i numeri”: così Assoutenti che denuncia un errore burocratico nell’assegnazione dei volontari per il servizio civile. L’associazione aveva chiesto l’assegnazione di “14 volontari sui 28.967 previsti dal bando 2018 del servizio civile”, si legge in una nota, ma “è stata esclusa in quanto le sono stati erroneamente attribuiti 52 punti (quando la soglia minima di accesso al bando è stata individuata in punti 53), a fronte dei 56 in  suo possesso, ben tre in più di quelli richiesti. Quello che è più grave è che, nonostante  Assoutenti abbia presentato istanza di revisione circa  la errata attribuzione del punteggio, nessuna risposta è pervenuta dall’Ufficio del Dipartimento preposto al Servizio Civile, che avrebbe dovuto rispondere entro i termini di legge”.


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“Per questa grave inadempienza che vuole i cittadini sudditi, Assoutenti si è dovuta rivolgere al Tar del Lazio” spiega il presidente Furio Truzzi. Il Tar, con decreto del 24 settembre scorso, ha positivamente accolto la domanda proposta dall’associazione dei consumatori disponendo il riesame della posizione di Assoutenti a carico del Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale della Presidenza del Consiglio dei Ministri entro 10 giorni. La speranza è ora che la Pubblica amministrazione rispetti quanto chiesto dal Tar per evitare quello che l’associazione ritiene un “contenzioso surreale”. Assoutenti ha inoltre chiesto un incontro ufficiale al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Vincenzo Spadafora, con delega al Servizio Civile, affinché il governo intervenga, al fine di garantire la più ampia partecipazione e sostegno al mondo dell’associazionismo consumeristico.

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