Scioperi trasporti, Adiconsum: a subire disagi sono solo i cittadini e non le imprese
Nei giorni scorsi parlare di trasporti si è tradotto nel dover affrontare i vari disagi legati agli scioperi. Ritardi, corse soppresse, caos cittadino, sono stata la cifra di giornate difficili per chi ha dovuto spostarsi in città o fare spostamenti più lunghi. “La cultura del servizio e l’attenzione al cittadino è oggi colpevolmente trascurata, ciò reca gravi danni alla collettività, indebolisce, di fatto, le ragioni dei lavoratori, si traduce in un paradossale vantaggio per le imprese”. È quanto sottolinea in una nota il presidente di Adiconsum, Carlo De Masi.
Gli scioperi dei giorni scorsi nei trasporti hanno evidenziato quale sia la distanza tra la prassi quotidiana e i principi che riveste una cultura del servizio in beni essenziali, di così rilevante importanza per il corretto svolgersi della vita sociale ed economica dei cittadini/consumatori.
“Non si tratta”, precisa De Masi, “di mettere in discussione il diritto di sciopero costituzionalmente garantito o di contrapporlo con quello alla mobilità, quanto di concentrarsi sulla necessità di garantire ai cittadini la fruizione di servizi essenziali, come lo sono quelli a rete: dall’energia, alle telecomunicazioni, ai trasporti, per non parlare della sanità e dell’ambiente”.
E così, gli effetti negativi degli scioperi si riflettono esclusivamente sui cittadini/consumatori, del tutto incolpevoli delle dinamiche industriali e dei conflitti tra lavoratori e aziende, non penalizzano le imprese, anzi spesso le fanno risparmiare.
“Questo è il punto più dolente”, aggiunge De Masi, “le aziende finiscono per trasferire disagi e oneri solo sui fruitori dei servizi, in particolare tutti coloro che sono costretti a viaggiare per necessità”. Non prevedono soluzioni alternative, né si dotano di strumenti adeguati per gestire le difficoltà e quando lo fanno, le eventuali riprotezioni sono così distanti dalle esigenze della clientela che finiscono per non essere utili: “il risultato è che il cittadino non solo non utilizza il servizio, ma non viene nemmeno rimborsato, così perde due volte”.
Cosa fare allora? Secondo il presidente di Adiconsum sarebbe necessario definire in modo moderno qualità ed efficacia del servizio pubblico prima ancora di mettere mano ad un riordino delle norme sugli scioperi, necessario per impedirne un uso strumentale, capace di regolare meglio il conflitto tra lavoratori e aziende, senza che siano solo i cittadini/consumatori a pagarne le conseguenze.