Scandalo regione Lazio, l’indignazione dei Consumatori
Fatti come quello che ha visto protagonisti alcuni consiglieri della regione Lazio rischiano di aumentare il disincanto dei cittadini verso la politica. E’ per questo che il Codacons, in rappresentanza di tutti i cittadini del Lazio, ha invitato una diffida al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e al premier, Mario Monti, a sciogliere il Consiglio regionale e a commissariare la regione a norma degli artt 120 e 126 della Costituzione e art.8 della legge 131/2003.Nell’atto si rivela che non solo le gravi violazioni di legge sono state accertate da una sentenza della Corte Costituzionale che aveva annullato le erogazioni di 23 milioni di euro ai “clientes” dei consiglieri (tutti, si badi bene, sia di maggioranza che di opposizione) , ma che nonostante questa sentenza la Regione aveva continuato, anche nella gestione Polverini, a regalare soldi a tutti i componenti del consiglio per altrettanti milioni sottratti cosi’ alle funzioni di erogazione dei servizi sanitari e di interesse collettivo e sociale.
E nella diffida si rivela anche che proprio la Polverini aveva rifiutato di attrezzare gli ospedali con sistemi multilingue per impedire gravissimi incidenti agli ammalati extracomunitari accampando la “mancanza di fondi”, cio’ mentre si gettavano dalla finestra milioni di euro in ostriche e champagne.
Anche Federconsumatori considera la vicenda “squallida ed inqualificabile” e chiede che venga approvata con urgenza “una legge anti-corruzione che determini un tetto omnicomprensivo degli emolumenti per i Consiglieri regionali, in modo che non ci possano essere scappatoie attraverso indennità e simili”.
Tutti noi siamo costretti a pagare le addizionali Regionali (oltre che Provinciali e Comunali) che vanno in tasca a questi LADRONI!
Che tutte le associazioni che dicono di fare gli interessi dei cittadini onesti, promuovano una raccolta firme per una class action un cui si chiede la restituzione delle addizionali indebitamente utilizzate.