Ryanair: Enac, ci saranno sanzioni per mancata informativa
Il presidente di Enac, Vito Riggio, in audizione alla commissione Lavori Pubblici del Senato, ha confermato che “per l’accredito dei rimborsi del biglietto pagato, la norma prevede 7 giorni calendariali” ma Ryanair “sul sito continua a riportare 7 giorni lavorativi”.
“L’Enac conferma la bontà della nostra denuncia, inoltrata all’Autorità di vigilanza fin dal 19 settembre”, sottolinea l’Unione Nazionale Consumatori. Con questo escamotage, la compagnia low cost irlandese si regala di fatto due giorni in più per rimborsare i passeggeri, violando l’art. 8 del Regolamento (CE) n. 261/2004.
“Il fatto grave è che ancora oggi, a distanza di ben 15 giorni dalla segnalazione, compare la scritta incriminata. Chiediamo, quindi, una sanzione esemplare, pari al massimo previsto, 50 mila euro per singolo evento, dato che è ormai evidente che le rassicurazioni verbali di Ryanair sono una presa in giro”, afferma il presidente UNC, Massimiliano Dona.
“Chiediamo anche all’Antitrust, che ha già aperto un procedimento, di intervenire per far rimuovere la scritta, sospendendo in via cautelare la pratica segnalata ai sensi dell’articolo 27, comma 3, del Codice del Consumo, per evitare, in attesa di una pronuncia sul merito, che siano pregiudicati i diritti dei consumatori”, conclude Dona.
L’associazione di consumatori invita i passeggeri che non hanno ancora ricevuto i soldi dovuti in tempo utile, ossia nei 7 giorni previsti, ad inviare una segnalazione all’Unione Nazionale Consumatori, all’Enac e all’Antitrust.