L’ACEA continua ad emettere illegittimamente bollette con fatturazione del “minimo impegnato” sulla tariffa base, nonostante dal 1° gennaio 2012 sia entrato in vigore, in tutti i comuni dell’ATO 2,  il metodo normalizzato con la tariffa unica. E’ la denuncia di Riccardo Libbi, Coordinatore Regionale del Lazio dell’Unione Nazionale Consumatori.Ma non solo. Nelle bollette relative al 1° trimestre 2012, gli utenti si sono visti addebitare in bolletta il “contributo di solidarietà” di euro 0,0118 al mc, una voce tariffaria eticamente arbitraria in quanto, pur essendo stata deliberata dalla Conferenza dei Sindaci il 14 dicembre 2010, sarebbe dovuta ricadere su ACEA e non su tutti gli utenti: in altre parole, sono gli utenti a incrementare, con il pagamento del contributo di solidarietà, l’apposito fondo dal quale l’Azienda  trarrà le risorse per le agevolazioni a favore dei nuclei familiari in condizioni socio-economiche disagiate (rimborso di 40 mc valutati a tariffa agevolata).
Si tratta in entrambi i casi di un esborso notevole che va ad arricchire unicamente le casse del gestore. “Le lamentele degli utenti – prosegue Libbi – sul modo di comportarsi di ACEA sono all’ordine del giorno, sia per il sistema tariffario che non riesce ancora a creare una bolletta “trasparente” con un sistema di lettura dei consumi chiaro e dettagliato per fasce di consumo, sia per la gestione delle procedure di conciliazione, ferme ancora all’anno zero.
 
L’Unione Nazionale Consumatori del Lazio invita gli utenti a verificare l’esatto consumo sottraendo la differenza calcolata nel mese precedente a bimestre successivo dal contatore domestico. Se invece l’utenza è condominiale, occorre coinvolgere l’amministratore del condominio.


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