La fotografia del settore dell’RC Auto, scattata dall’Antitrust che oggi ha pubblicato i risultati della sua indagine, è alquanto allarmante: le tariffe italiane sono più care e crescono più velocemente rispetto agli altri Paesi d’Europa. Tra il 2006 e il 2010 la crescita dei prezzi in Italia è stata quasi il doppio di quella della zona euro. Abbiamo un numero troppo elevato di sinistri e percentuali basse di frodi accertate dalle compagnie. Tante le criticità emerse e diversi i suggerimenti dell’Autorità. Chissà se il contratto base, recentemente lanciato dal Ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, servirà a qualcosa. Intanto le Associazioni dei consumatori tornano a puntare il dito contro una situazione non più tollerabile.
Adusbef e Federconsumatori, che denunciano da anni lo scippo con destrezza praticato dalle idrovore compagnie di assicurazioni a danno degli assicurati, con polizze obbligatorie rincarate del 195,7% dalla liberalizzazione tariffaria, fanno sapere che non c’era bisogno dell’ufficio studi Antitrust, per scoprire  che “i premi Rc auto sono in Italia in media più elevati e crescono più velocemente rispetto a quelli dei principali paesi europei”. “Cosa hanno fatto le dormienti Autorità vigilanti,come Isvap-Ivass e la stessa Antitrust, che oltre alle indagini conoscitive avrebbero il potere sanzionatorio, per impedire questo sistematico saccheggio a danno di consumatori ed assicurati? Non c’è più tempo né per gli appelli alla moderazione tariffaria, tantomeno per la documentaizone elaborata dagli uffici studi che si tramutano nelle solite indagini conoscitive – concludono le due Associazioni – è arrivato il momento di sanzionare comportamenti da rapina a danno dei cittadini”.
Per l’Adoc occorre intervenire immediatamente. “Il quadro sull’Rc Auto fornito dall’Antitrust rispecchia esattamente la realtà, le famiglie italiane sono le più tartassate d’Europa – dichiara Lamberto Santini, Presidente dell’Adoc – occorre quindi intervenire urgentemente affinché, innanzitutto, vengano ridotte sensibilmente le tariffe attualmente in vigore. Inoltre occorre favorire una maggiore mobilità tra le compagnie, oggi praticamente assente. L’assenza di mobilità è una delle cause che penalizza fortemente tutte le famiglie del Centro Sud. Oggi i cittadini del Meridione sono ingiustificatamente discriminati nel settore assicurativo, pagano tariffe notevolmente maggiori a quelle pagate nel resto d’Italia, con tassi quasi da usura. E’ una situazione che non può essere più tollerata e a cui occorre porre immediatamente rimedio”.
Secondo il Codacons i dati resi noti oggi dimostrano come la questione dell’RC Auto sia nel nostro paese una vera e propria emergenza, al punto che oramai molti cittadini scelgono di non assicurare la propria autovettura, non potendo permettersi tariffe abnormi. “Sulle strade italiane circolano oggi tra i 3,5 e i 4 milioni di automobili sprovviste di copertura assicurativa, e i numeri sono in costante crescita – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Alla base di tale fenomeno vi sono proprio le tariffe rc auto, le quali hanno raggiunto livelli tali da rendere impossibile per molte famiglie assicurare la propria autovettura”. In base alle stime dell’Associazione, negli ultimi 18 anni, dal 1994 a fine 2012, il costo di una polizza è aumentato in Italia di oltre il 200%, e ulteriori incrementi fino al 6% sono previsti per il 2013.
“Questa dell’Antitrust è solo l’ennesima conferma di uno squilibrio tutto italiano sui costi dell’RC Auto che gravano pesantemente sui conti delle famiglie – commenta Antonio Longo, Presidente del Movimento Difesa del Cittadino – In questi anni più volte i Consumatori e l’Ania hanno concordato misure, come l’indennizzo diretto, che dovevano fare abbassare le tariffe. Questo non è mai avvenuto e ogni volta i vertici dell’Ania rilanciano dicendo che ci vuole “ben altro”. E’ ora di finirla – conclude Longo – individuando con certezza misure che permettano un effettivo allineamento ai livelli europei”.

1 thought on “RC Auto, i commenti dei Consumatori all’indagine Antitrust

  1. Ma allora perche’ l’europa invece di rompere le scatole per la mozzerella ,i forni di cottura,la troppa produzione di latte o arance non viene in Italia ad imporre lei dei limiti al costo di una assicurazione?
    Chiaro, sta gente si trova a cena tra un viaggio di lavoro e l’altro decidendo come spremerci .

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