Rapporto mensile Abi, a settembre migliorano prestiti e mutui
Nel mese di settembre 2016 l’ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia è nettamente superiore all’ammontare complessivo della raccolta da clientela. Nel rapporto mensile di Abi si legge, infatti, che l’ammontare dei prestiti erogati è pari a 1.807,7 miliardi di euro, contro i 1.656,9 miliardi di euro raccolti.
Dal rapporto si evince, per il mese di settembre, un lieve miglioramento riguardo allo stock dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese, rispetto al -0,2% di agosto e con una variazione annua pari a -0,01% nei confronti di settembre 2015. Gli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi ad agosto 2016, confermano la ripresa del mercato dei mutui: l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una variazione positiva del quasi 2% nei confronti di fine agosto 2015.
Il totale prestiti all’economia (incluse le famiglie, le imprese e la pubblica amministrazione) ha segnato una variazione prossima allo zero (-0,4%). Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.807,7 miliardi di euro e quelli a famiglie e imprese sono cresciuti da 1.279 a 1.411 miliardi di euro.
In discesa i tassi di interesse sui prestiti: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 2,97%, toccando il nuovo minimo storico (rispetto al 2,99% il mese precedente e al 6,18%, prima della crisi, a fine 2007) e il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato su un nuovo minimo storico di 2,05% (rispetto al 2,16% il mese precedente e al 5,72% a fine 2007). Nel rapporto si leggono risultati analoghi con riguardo alle nuove operazioni di finanziamento alle imprese: il tasso di interesse si è collocato all’1,67% (rispetto a 1,66% il mese precedente e 5,48% a fine 2007).
Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni già effettuate dalle banche con proprie risorse) a fine agosto 2016 sono pari a 84,7 miliardi di euro, in marginale aumento rispetto agli 84,4 miliardi del mese precedente.
In Italia aumentano i depositi (in conto corrente, certificati di deposito, pronti contro termine): a fine settembre 2016 è stato registrato infatti un aumento di oltre 43 miliardi di euro rispetto all’anno precedente (su base annua, +3,4%; +3,3% a settembre 2015). Si conferma, invece, la diminuzione, sempre su base annua, della raccolta a medio e lungo termine, cioè tramite obbligazioni: a settembre 2016 è stato registrato un valore del -16,6%, segnando una diminuzione su base annua in valore assoluto di oltre 65 miliardi di euro.
In discesa anche il tasso di interesse medio sul totale della raccolta bancaria da clientela (somma di depositi, obbligazioni e pronti contro termine in euro a famiglie e società non finanziarie), che nel mese di settembre 2016, in Italia, si è collocato all’1,02% (1,04% il mese precedente; 2,89% a fine 2007).
Lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi: a settembre 2016 è risultato pari a 195 punti base.
