C’è chi è convinto che Europa non voglia dire solo una moneta e una governante comune ma anche creazione di regole condivise per creare un vero sistema di smart grid, le infrastrutture “intelligenti” che gestiscono le reti elettriche ricavandone informazioni e ritrasmettendo i segnali che arrivano dalle utenze. Un sistema del genere porterebbe risparmi significativi in bolletta determinati in relazione alla tariffa scelta. Di questo si è discusso oggi nella seduta del comitato di esperti “smart grid” del Dipartimento Energia della Commissione Europea, nel corso del quale è intervenuto anche Marco Signa, rappresentante di Ceced Europa, (l’associazione europea di produttori di apparecchi domestici e professionali). “O le smart grid diventano un vantaggio per tutti o non potranno mai svilupparsi appieno – spiega  Signa – Per questo, a livello europeo, bisogna trovare soluzioni condivise che facilitino lo sviluppo delle reti. Sul mercato dell’energia questa esigenza si traduce in una significativa differenziazione tariffaria, condizione essenziale per rendere convenienti le smart grid. Convenienti per l’utente finale, che deve essere incentivato a cambiare le proprie abitudini nell’utilizzo degli elettrodomestici a fronte di benefici di risparmio, e convenienti per i gestori della rete elettrica, che in questo modo potranno cercare di spostare i consumi in caso di un surplus di produzione energetica – e penso all’energia da fonti rinnovabili che va sprecata perché non supportata dalla rete o ridurne i picchi, ottimizzando la produzione di energia, quindi preferendo le centrali più efficienti”.
Oggi i contatori in uso in Italia sono predisposti per tre tariffe, che in realtà si riducono a due per la coincidenza della notturna e della festiva. Eppure, nonostante nessun consumatore sia ancora adesso in grado di quantificare il risparmio ottenuto, l’introduzione della bioraria aveva registrato un’ottima risposta da parte degli utenti; ragione in più per ampliare ed arricchire le opzioni tariffarie. E gli elettrodomestici? Sono pronti per questa nuova sfida? Quelli di nuova generazione, sì: gli elettrodomestici “smart”, oltre alla possibilità di risparmiare permettendo di scegliere le tariffe più convenienti sulla base dell’uso che ne vuol fare l’utente, sensibilizzeranno l’utente sui consumi e consiglieranno anche quali funzionalità utilizzare per un risparmio effettivo che si stima intorno al 10%. Gli elettrodomestici di nuova generazione non saranno soltanto per programmabili a distanza per il funzionamento, ma daranno anche informazioni sullo stato di avanzamento di un’operazione, sui malfunzionamenti e, all’occorrenza, potranno cambiare le impostazioni.


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