La Roma-Lido continua a essere la peggior linea ferroviaria pendolare d’Italia. Mantiene il suo primato, quello che è conquistato da qualche anno. Il “trenino” che collega Roma col mare continua a essere la linea peggiore d’Italia perché “nessun cambiamento è avvenuto e nessun cambiamento è alle porte”, denuncia Legambiente nel rapporto Pendolaria 2018. “Quasi ovunque, rispetto allo scorso anno, nulla è cambiato per le linee peggiori per i pendolari, che sono oggi il triste emblema della scarsa qualità del servizio che accomuna diverse aree del Paese”, dice l’associazione.

roma lidoCome tutti gli anni Legambiente ha stilato la classifica delle peggiori linee ferroviarie d’Italia, quelle in cui i treni sono vetusti, le condizioni di viaggio oltre il limite del sopportabile, ritardi e sovraffollamento sono all’ordine del giorno. E spesso questo comporta un calo dei passeggeri su linee che invece avrebbero forti potenzialità di sviluppo. L’analisi di quest’anno torna a sottolineare la necessità di migliorare il trasporto pubblico su ferro, offrendo un’alternativa più competitiva, economica e sostenibile all’automobile.

Nella classifica delle peggiori linee per i pendolari, la Roma-Lido si conferma prima. Si legge nel dossier: “La linea vede ancora gli stessi problemi e una situazione del servizio davvero vergognosa per i ritardi e per la situazione di degrado in cui versano le stazioni. Gli investimenti nel materiale rotabile non si sono ancora visti, così come gli impegni di rilancio della linea con lo stanziamento di risorse aggiuntive di cui non si ha notizia. Sono solo 17 i convogli sulla linea (mentre erano 23 lo scorso anno e 24 nel 2015) e, nonostante la rottamazione di quelli piu’ vecchi abbia permesso di abbassare l’eta’ media, questa comunque arriva a 17,5 anni”.

Il risultato è che gli utenti continuano a diminuire: erano 100 mila solo pochi anni fa, ora sono scesi a poco più di 55 mila. Le corse fatte nel 2017 sono state del 5,5% inferiori a quelle programmate. “Le biglietterie – prosegue Pendolaria – sono presenti solo in meno di un quarto delle stazioni, i continui guasti e problemi tecnici, si ripercuotono sugli utenti tra corse che saltano senza che venga fornita un’adeguata informazione, e poi ritardi periodici, sovraffollamento dei treni e la condizione drammatica di molte stazioni che tra incuria e sporcizia sembrano essere abbandonate”.

 

Notizia pubblicata il 12/12/2018 ore 17.31


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