Pagamenti PA, 4 decreti per sbloccarli
In considerazione del riacutizzarsi della crisi negli ultimi mesi, oggi il Governo ha presentato un pacchetto di iniziative che disciplina i rapporti di credito e debito tra Pubblica Amministrazione e imprese fornitrici. Scopo è fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche.In particolare, vengono emanati quattro decreti ministeriali. In particolare:
- due decreti (“decreti certificazione”) riguardano la certificazione dei crediti scaduti nei confronti rispettivamente delle Amministrazioni centrali (inclusi gli enti pubblici nazionali) e uno per le Regioni e enti locali, inclusi gli enti del Servizio Sanitario Nazionale. Si dà attuazione più efficiente al DL 185/08, così come modificato dalla legge 183/2011 e in ultimo, meno di un mese fa, la legge n. 44 del 26 aprile 2012. Si tratta di due decreti “fotocopia”, uno immediatamente operativo (quello che riguarda le amministrazioni centrali), l’altro che necessita del parere della Conferenza Stato-Regioni ma auspicabilmente operativo nel più breve tempo possibile.
- un decreto (“decreto compensazioni”) riguarda le compensazioni dovute a seguito di iscrizione a ruolo, in attuazione della legge n. 78 del 2010;
- un decreto riguarda il Fondo Centrale di Garanzia, che prevede agevolazioni per le imprese creditrici della Pubblica Amministrazione, in attuazione della legge 214/2011 (cd. “salva Italia”).
A questi atti, si aggiunge l’accordo tra Associazione Bancaria Italiana e le Associazioni imprenditoriali, che istituisce un plafond dedicato alla smobilizzo dei crediti delle imprese verso la Pubblica Amministrazione nonché le risorse dedicate già messe a disposizione da Cassa Depositi e Prestiti. Le due associazioni hanno, infatti, sottoscritto due nuovi protocolli: uno per favorire il finanziamento di progetti di investimento ed uno per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati dalle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione.
Le due iniziative si inseriscono nel quadro delle “Nuove misure per il credito alle pmi”, la nuova moratoria varata il 28 febbraio scorso, con l’obiettivo di non subire le difficoltà della dura fase congiunturale, ma di mettere a disposizione delle imprese una serie di strumenti efficaci. L’obiettivo della moratoria è infatti quello di “assicurare la disponibilità di adeguate risorse finanziarie per le imprese che pur registrando tensioni presentano comunque prospettive economiche positive”. Di qui l’azione per “creare le condizioni per il superamento delle attuali situazioni di criticità ed una maggiore facilità nel traghettare le imprese verso un’auspicata inversione del ciclo economico”.
Ennesima presa per il c. bastava dirci prima del contratto che i pagamenti non si sarebbero potuti fare e i lavori di manutenzione delle strade per la sicurezza degli italiani sarebbe andato monti a farli anziché farceli eseguire investendo ingenti somme e poi dirci non possiamo pagare a causa del patto di stabilità. e oggi firmano un decreto per farci ancor di più fruttare dalle banche sue amiche uniche in Italia assieme ad altri pochi partecipanti della lobbi ad essere in attivo. il popolo si deve riprendere l’ Italia.