I dati Istat dimostrano chiaramente che in Italia gli incidenti stanno calando. Quindi le tariffe Rc auto dovrebbero calare. In Italia il mondo assicurativo è sempre in cambiamento e con questo anche i prezzi delle polizze. Risparmiare sull’assicurazione auto, infatti, è una delle necessità che accomuna tutti i consumatori italiani, che però devono essere consapevoli dei vari costi che compongono la polizza assicurativa: ecco perché lo strumento fondamentale per la scelta di una polizza è il confronto delle assicurazioni auto, in modo da arrivare ad avere tutte le informazioni più importanti prima di prendere una decisione definitiva.

E se i dati dell’Istat dimostrano che gli incidenti sulla strada in Italia stanno diminuendo, l’Osservatorio Aiba fa notare come anche il prezzo medio dell’assicurazione per l’auto stia calando di più nelle provincie italiane più a rischio. Dai 616 euro medi del 2012 si è arrivati ai 589 della fine del 2013. Trovare la polizza meno cara non sempre è facile, proprio per via di tutti questi fattori che incidono inesorabilmente sul prezzo finale del premio che annualmente paghiamo per assicurare la nostra auto. Confrontare l’offerta di Quixa con quella di Generali, per esempio, potrebbe aiutarci a capire se optare per una polizza online o per una tradizionale.

Le polizze auto online, per esempio, rispetto a quelle tradizionali, sono più vantaggiose perché abbattono alcuni costi di apertura e di gestione della polizza: grazie al web, infatti, sarà possibile non solo assicurare la propria auto a prezzi più bassi, ma poter scegliere tra un ampio ventaglio di offerte online.

Ad ogni modo, un fattore significativo in questo senso è il rischio stradale: le strade italiane sono tra le più pericolose d’Europa per non parlare della percentuale di morti che ogni anno si contano sulle strade.

Avere un’assicurazione che ci tuteli in caso di incidente è molto importante ma è bene sapere che molte volte le compagnie assicurative lamentano i costi per gli incidenti, aumentando così il valore delle polizze.

L’Istat, però, sembrerebbe inchiodare le compagnie sotto questo punto di vista: dalle sue ultime indagini, infatti, è emerso che il numero degli incidenti stradali sia diminuito e che il fenomeno stia calando dal 2010 ad oggi.

In generale, tra motociclisti e ciclomotoristi, nel triennio 2010-2012 ci sono stati 3.178 morti e 213.854 feriti: ciò significa che ogni giorno sulle strade italiane muoiono tre persone e ne rimangono ferite altre 200.

Quello che si crede è che le nuove norme in materia di sicurezza stradale stiano dando i suoi frutti e che nel corso degli anni stiano progressivamente aiutando gli automobilisti e i motociclisti a mantenere una condotta migliore.

In particolare, nel 2012 le vittime sono state 822 tra i motociclisti, mentre 122 tra i ciclomotoristi: è un dato tragico, ma se si pensa che nei due anni precedenti questi numeri erano più alti allora c’è da sperare.

Nel 2011, per esempio, i motociclisti morti sono stati 923 mentre165 i ciclomotoristi; nel 2010 questi dati erano rispettivamente 943 e 203. Anche per i feriti il trend è lo stesso: 47.311 e 17.512 nel 2012, 54.175 e 20.890 nel 2011, 52.026 e 21.940 nel 2010.

In percentuale, dal 2010 al 2012 le vittime tra i motociclisti sono diminuite del 12,8% mentre tra i ciclomotoristi sono diminuite del 40%. I feriti, invece, sono diminuiti rispettivamente del -9% e del 20,2%.

L’Istat ha dato informazione anche sulle vittime pedonali: i pedoni morti del triennio 2010-2012, sono stati 1.767, quelli feriti 63.222. In media, ogni giorno perdono la vita 1,6 pedoni e 58 rimangono feriti.

Questi numeri confermano che le lobby assicurative molte volte aumentano i costi delle polizze per via degli incidenti in modo incongruente con i dati reali: che a questo punto, l’andamento e l’aumento dei costi dovranno essere rivisti e rimoderati.


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