Quando si sceglie la compagnia con cui stipulare una polizza rc auto, solitamente il primo (se non l’unico) parametro consolidato, è quello relativo al prezzo. Moltissimi italiani usano i tanti portali web per mettere le varie assicurazioni auto del mercato a confronto con l’obiettivo di tagliare le spese. Spesso, però, non si tiene in considerazione l’efficienza della compagnia a cui si decide di affidare la tutela della propria automobile,anche perché risulta impossibile misurarla a priori. Fortunatamente, la legge oggi permette ai cittadini di tutelarsi, soprattutto in merito alle tempistiche trascorse fra l’avvenuto sinistro e il risarcimento.

In caso di incidente spesso passa tanto, troppo tempo prima di ottenere l’indennizzo dalla compagnia di assicurazioni auto. Tuttavia è possibile accelerare le procedure conoscendo bene le opportunità offerte dall’attuale normativa. In particolare, i sinistri Rc auto possono essere risarciti in tempi più brevi rivolgendosi per le riparazioni alle officine convenzionate (anche se la questione è finita sotto al lente dell’Antitrust in tema di garanzia di una corretta concorrenza), avvalendosi della procedura del risarcimento diretto oppure del risarcimento in forma specifica.

In generale, la compilazione del modulo di constatazione amichevole abbatte i tempi di indennizzo da 60 ad un massimo di 30 giorni. Nel dettaglio, riparando la macchina danneggiata attraverso la rete di officine convenzionate con la compagnia si abbattono i tempi di risarcimento, in quanto è direttamente l’impresa assicurativa a pagare la riparazione senza che l’assicurato debba presentare la fattura del carrozziere (tutte le maggiori assicurazioni, da Direct Line a Quixa, hanno una lista di riparatori convenzionati disponibile sul proprio sito internet).

Con il risarcimento in forma specifica invece, il rimborso del danno può avvenire soltanto se ci si avvale dell’intervento di officine convenzionate, come specificato dalle clausole contrattuali. Questa scelta, in sede di stipula della copertura Rc auto, permette non solo di accelerare le operazioni di indennizzo in caso di sinistro, ma di norma consente anche il pagamento di un premio assicurativo un po’ più basso.

Dal 2007 l’Isvap, oggi Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (Ivass), ha inoltre introdotto il risarcimento diretto con l’obiettivo, tra gli altri, proprio di accelerare i tempi di liquidazione. Con il risarcimento diretto, infatti, l’assicurato danneggiato può chiedere la liquidazione del danno direttamente alla propria compagnia di assicurazione. Sarà poi quest’ultima a rivalersi sulla compagnia di assicurazione dell’automobilista che ha commesso l’incidente con colpa.


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