Osservatorio: Rc auto, è polemica sul risarcimento “in forma specifica”
E’ fine gennaio, fa veramente freddo, e la mattina invece di alzarvi dal letto per andare a lavorare con i mezzi vorreste essere in uno chalet di montagna, contornati da neve e piste da sci con una tazza di cioccolata fumante in mano e i raggi del sole che entrano dalla finestra. E’ proprio in questi momenti di sogni ad occhi aperti che vorreste avere una macchina per potersi alzare mezzora dopo e arrivare in ufficio con tutta comodità. E visto che vi piace sognare decidete di far diventare realtà questo sogno, e dopo aver scelto la macchina mettete le migliori assicurazioni auto a confronto per trovare quella che vi faccia risparmiare garantendovi un buon servizio.
E in materia di automobili, il decreto sulle liberalizzazioni ha stravolto il settore dell’assicurazione auto. L’obiettivo fondamentale delle nuove misure è contrastare il fenomeno delle frodi assicurative e rivedere, allo stesso tempo, il sistema di commercializzazione in campo assicurativo, aumentando la concorrenza tra le imprese.
Una delle misure che più fanno discutere riguarda le possibili opzioni di risarcimento danni. Secondo il decreto liberalizzazioni, i consumatori hanno una doppia possibilità di scelta: da una parte possono optare per un risarcimento “in forma specifica”, che prevede la riparazione del danno direttamente da parte della compagnia assicurativa presso un’officina convenzionata; dall’altra possono optare per il più tradizionale risarcimento “per equivalente”, che prevede il pagamento in denaro del danno, da parte della compagnia. In questo caso è prevista però una riduzione sul totale dell’importo del 30%.
A scatenare le polemiche è stato Giuseppe Pace, Presidente regionale Carrozzieri di Confartigianato Liguria: “A mio parere – ha detto – la disposizione in esame andrà pesantemente ad alterare la libera concorrenza del mercato dell’autoriparazione, pregiudicando la realtà di centinaia di officine non convenzionate con le compagnie di assicurazione e violando anche la libertà di scelta del singolo cittadino”. Gli automobilisti, piuttosto che rinunciare al 30% del risarcimento, preferiranno senz’altro sfruttare il risarcimento in forma specifica e far riparare il proprio veicolo presso l’officina convenzionata con la compagnia. In questo modo verranno penalizzati i carrozzieri che non hanno alcuna convenzione con le imprese assicuratrici: per questo il provvedimento, secondo Confartigianato, potrebbe mettere a rischio centinaia di posti di lavoro.
Di tutt’altro parare Direct Line, la maggiore compagnia di assicurazioni online in Italia, che ha dichiarato soddisfazione per le nuove norme introdotte dal Dl liberalizzazioni, compreso “il maggior controllo sulla filiera di liquidazione dei sinistri anche grazie al risarcimento in forma specifica”.
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