Chi ristruttura casa può approfittare del bonus per chiedere un prestito per i mobili e gli elettrodomestici. Attenzione però alle limitazioni per le detrazioni. Quando si decide di ristrutturare la propria casa, magari sostituendo gli infissi e cambiando gli impianti di condizionamento, è normale cogliere l’occasione per rinnovare anche i mobili più vecchi e gli elettrodomestici ormai non più efficienti dal punto di vista energetico. Per sostenere queste spese, se non si ha la liquidità necessaria, si possono mettere i migliori prestiti a confronto e trovare quelli che permettano di ammortizzare nel tempo i costi nel modo più agevole.

Per questo motivo qualche giorno fa abbiamo compilato un piccolo vademecum dei bonus previsti nel decreto casa, la cui innovazione più fondamentale è legata all’annullamento della voce che limitava la spesa detraibile ad un determinato importo: ora non è più valida, per cui il bonus per l’acquisto di mobili non deve essere per forza inferiore alla spesa relativa alla ristrutturazione.

In questo caso si dovrà richiedere un prestito finalizzato e per risparmiare si possono confrontare i migliori prestiti online con l’aiuto dei numerosi portali di comparazione che si trovano sul web. I prestiti personali, infatti, sono solitamente più vantaggiosi rispetto a quelli tradizionali perché consentono di eliminare molte spese di gestione e vengono erogati più rapidamente.

Inoltre, un ulteriore incentivo alla sostituzione di mobili ed elettrodomestici durante i lavori di ristrutturazione di casa è rappresentato dalla possibilità di usufruire della detrazione fiscale del 50% sulle spese sostenute per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici (purché di classe energetica A, A+ o superiore). Prima di buttarsi a capofitto nella scelta del nuovo frigorifero, però, attenzione: ci sono delle limitazioni alla possibilità di beneficiare del bonus, che è bene conoscere prima di affrontare queste spese.

Innanzitutto è bene sapere che la detrazione è applicabile su un limite di spesa massimo di 10mila euro. Inoltre, la spesa sostenuta per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici nuovi per la quale si chiede l’agevolazione fiscale, non deve superare la spesa sostenuta per gli interventi di ristrutturazione edilizia della casa.

Questo significa che se un consumatore spende, ad esempio, 3mila euro per ristrutturare la propria casa, potrà richiedere la detrazione del 50% sulle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici per un massimo di 3mila euro. Se invece, sempre a titolo esemplificativo, si spendono 15mila euro per ristrutturare la propria casa, il limite di spesa detraibile per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sarà sempre di 10mila euro.

Questa limitazione riguardante il tetto massimo di spesa detraibile, però, non si applica per le spese effettuate nel 2013. Infatti questa norma è stata introdotta con la Legge di Stabilità, entrata in vigore a partire dal primo gennaio 2014. In seguito, poi, la norma era stata cancellata con il decreto Salva Roma-bis, che però il governo Renzi non ha trasformato in legge.

Pertanto, la norma relativa al limite di spesa e al non superamento di quanto speso per i lavori di ristrutturazione edilizia, rimane in vigore, ma solo per i pagamenti effettuati a partire dall’entrata in vigore della Legge di Stabilità.

Come documentare le spese sostenute e quindi richiedere il bonus? Per ottenere l’agevolazione fiscale è fondamentale che le spese sia documentate, pertanto il pagamento dei mobili e degli elettrodomestici acquistati non potrà avvenire in contanti o tramite assegno.

Nel caso si paghi tramite bonifico bancario o postale, farà fede la data in cui si è effettuato il bonifico stesso. Nel caso invece si paghi con carta di credito o bancomat, farà fede la data indicata sulla ricevuta.

Per ottenere il bonus mobili, inoltre, è necessario che i lavori di ristrutturazione effettuati in casa siano straordinari: ad esempio, è considerata tale l’installazione dell’allarme, che comporta lavori sulla muratura e sull’impianto elettrico della casa, oppure quella di una porta blindata. Al contrario, non basterà cambiare la serratura alla porta per ottenere le agevolazioni.

Infine, nella circolare 29/E/2013 si può trovare la lista dei mobili per i quali si può usufruire della detrazione: ad esempio, librerie, divani, letti, tavoli e così via. Un’ultima precisazione: il bonus casa per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici può essere richiesto solo da persone fisiche.


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