Più che l’acquisto dell’automobile è il suo mantenimento che grava sui cittadini italiani, gli europei con le polizze auto più care in assoluto. Per contenere questo tipo di spese, i consumatori si rivolgono alla rete dove, se non possono certo cambiare il prezzo della benzina, del bollo o del carrozziere che ha fatto la revisione, riescono a risparmiare sull’rca, confrontando le assicurazioni auto più vantaggiose tra tutte quelle disponibili sul mercato.
Ad ottobre è entrata nel vivo la riforma dell’assicurazione per l’automobile prevista dal decreto liberalizzazioni 1/2012. Il primo provvedimento ad entrare in vigore sarà la progressiva dematerializzazione dei tagliandi Rca, che si presume contribuirà a ridurre il costo delle polizze Rca, individuando con più facilità i trasgressori.
Nell’attesa che le misure diventino effettive, le famiglie non perdono occasione per individuare le migliori offerte Genertel, Direct Line, Quixa, etc. per massimizzare così il risparmio sull’Rca.Con l’aiuto del servizio di confronto SuperMoney scopriamo allora quali sono le tre polizze più vantaggiose per chi è in prima classe di merito (CU 1) e possiede un’auto familiare, modello station wagon, come la Skoda Octavia.
Il confronto sarà effettuato per tre città italiane: Torino per il nord, Latina per il centro e, infine, Bari per il sud. Partiamo dalla città di Torino, dove ad avere i costi più bassi del mercato è la polizza Direct Line (511,24 euro all’anno). A seguire troviamo Quixa (569,94 euro) e Zurich Connect (710,09 euro).
Spostandoci al centro dello Stivale e, in particolare, a Latina, scopriamo che la classifica è dominata da Quixa. L’assicurazione online del gruppo francese Axa ha qui un costo annuo di 667,03 euro. Il secondo e terzo posto in classifica sono occupati rispettivamente da Direct Line (762,84 euro) e ConTe.it (851,37 euro).
A Bari ritroviamo vincente Direct Line (1.001,56 euro all’anno). Le altre posizioni della classifica sono occupate da Quixa (1.192,11 euro) e da Linear Assicurazioni (1.405,33 euro).
A parità di condizioni, quindi, gli automobilisti del Sud pagano mediamente di più di quelli del nord per l’Rca.


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