Il Tribunale di Parma ha condannato una banca al risarcimento dei danni patiti da una risparmiatrice che aveva acquistato obbligazioni argentine. E’ quanto rende noto Confconsumatori che ha assistito in giudizio la consumatrice cui è stato riconosciuto il diritto al risarcimento pari a complessivi € 42.167,16.“Il caso  – secondo l’avv. Giovanni Franchi, legale Confconsumatori – è singolare perché la banca è stata condannata a pagare tutto il capitale investito, maggiorato degli interessi, con la sola deduzione della cedola riscossa, ma non dell’attuale valore di quei titoli pari a circa il 30%.  Trattasi – continua l’avv. Franchi – di un investimento in titoli, che in realtà, grazie all’intervento di Confconsumatori, ha reso più del previsto. La  sentenza è purtroppo tardiva perché vi sono molte persone nella stessa condizione dell’associata che ormai non possono più fare alcunché per essere ormai decorsi tutti i termini di prescrizione”.
Secondo il Tribunale, infatti, sarebbe evidente l’inadempimento dell’istituto, perché, dopo che era stato espressamente chiarito alla cliente, con una nota stampata sull’ordine, che si trattava di investimento inadeguato per oggetto – all’epoca (febbraio 2001) i titoli argentini erano pericolosissimi – mancava nello stesso la sua dichiarazione scritta di voler comunque effettuare l’operazione secondo quanto prescritto dall’art. 29 Reg. Consob n. 11522/98.


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