Nuovo Trasporto Viaggiatori passa all’attacco. La compagnia ferroviaria privata guidata da Luca Cordero di Montezemolo, che ha messo sulle rotaie Italo, passa all’attacco e si rivolge direttamente al presidente del Consiglio per denunciare “l’abbandono a Tiburtina, la ‘gabbia’ a Ostiense. Così l’Italia mortifica crescita, concorrenza e viaggiatori”. Lo scrive in una lettera pubblicata su la Repubblica e sul Corriere della Sera nella quale denuncia lo stato in cui versa la stazione Tiburtina di Roma e il caso della “gabbia”, una cancellata alta 2 metri che separa il centro servizi e la biglietteria dal binario sul quale sosta Italo nel terminal Ostiense.
La lettera pubblicata a tutta pagina si rivolge direttamente al presidente del Consiglio: “da anni lei non dimentica di rilevare, giustamente, il ruolo cruciale per lo sviluppo del Paese di una sana, equa, trasparente concorrenza”. Poi però scrive che “al suo Governo sfugge, forse, lo stato di ‘abbandono’ della stazione Tiburtina”. Costata oltre 300 milioni di euro, progettata per accogliere un flusso di 300 mila viaggiatori al giorno, inaugurata due volte, ricorda NTV, accade però che “a quasi un anno dall’ultima cerimonia, nella stazione scelta dai nuovi treni Italo, non esistono ancora indicazioni per i viaggiatori, bar, librerie, edicole, ristoranti, negozi, segnaletica, parcheggi, viabilità, mentre il degrado rischia già di corrodere parti della struttura”.
NTV passa poi a ricordare la vicenda della “gabbia” che imprigiona Italo: all’ex terminal Ostiense “una ridicola gabbia imprigiona i viaggiatori, costringendoli a un’assurda e insicura gimkana per raggiungere i binari”. Sono due “cartoline emblematiche” di quanto accade a Roma che “avrebbero richiesto il pronto, immediato intervento di un Governo attento alle ragioni della crescita”.
 


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