Asso-consum ha inviato un esposto alla procura della Repubblica di Roma e alla Corte dei conti del Lazio in merito alla vicenda che vede protagonisti il Mef e la banca d’affari Morgan Stanley. Alcuni dirigenti del Ministero dell’Economia, i cui nomi non sono stati resi pubblici, nel 2012 firmarono 5 contratti derivati con la banca in un accordo quadro del 1994. Le procedure adottate e le motivazioni sottese sembrano aver favorito indebitamente la banca, con un danno erariale che ammonterebbe a 3,8 miliardi di euro.   L’associazione chiede venga messa in luce la relazione che la Commissione Finanze della Camera avrebbe dovuto fare e che si accerti:

  1. se i dirigenti firmatari dei contratti abbiano seguito tutti i processi necessari ossia se abbiano fatto verifiche tecniche, amministrative etc;
  2. se la Morgan Stanley abbia fornito ai ministri e funzionari tutte le informazioni utili alla valutazione della decisione più consona da prendere;
  3. se il Mef abbia, firmando gli atti, verificato tutte le ipotesi.
  4. se e che tipo di procedure di verifica e controllo interne abbia avviato il Ministro competente.

“Centinai di enti locali – aggiunge il presidente Aldo Perrotta – sono stati accusati di incapacità  a comprendere cosa fossero i derivati. La verità è  che la Morgan Stanley ne ha letteralmente nascosto la reale pericolosità a tutti. Perciò abbiamo deciso di denunciare la Morgan Stanley alla Procura della Repubblica di Roma per i derivati Ministeriali”.


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