A scuola e a lavoro in bici, per promuovere una mobilità diversa e sostenibile.  Torna domani il Giretto d’Italia – bike to work, la gara che promuove gli spostamenti da casa a lavoro e da casa a scuola, fatti solo sulle due ruote. Si rinnova dunque la sfida per il titolo di centro urbano più bike friendly, ovvero il Comune dove il maggior numero di persone usa quotidianamente la bici per andare a scuola o al lavoro. Sono in gara 24 città italiane. Il Giretto d’Italia in agenda domani è lo speciale campionato di ciclabilità urbana organizzato da Legambiente e VeloLove in collaborazione con Euromobility, l’associazione italiana dei mobility manager, e con il sostegno di CNH Industrial.  Chi riuscirà a convincere più persone ad andare al lavoro e a scuola in bicicletta si aggiudicherà la maglia rosa della mobilità nuova.

A concorrere per il Giretto d’Italia 2018, che come di consueto si terrà nell’ambito della Settimana Europea della Mobilità (16-22 settembre), saranno 24 città italiane: Alessandria, Bologna, Bolzano, Carmagnola (TO), Carpi (MO), Fano (PU), Ferrara, Genova, Jesi (AN), Milano, Modena, Napoli, Padova, Pavia, Pesaro, Piacenza, Potenza, Ravenna, Reggio Emilia, Torino, Trento, Udine, Venezia e Vittorio Veneto. Per due ore a scelta nella fascia oraria compresa tra le 6.00 e le 10.00 del mattino verranno monitorati i passaggi di coloro che avranno scelto la bicicletta per recarsi al lavoro o a scuola. Il conteggio avverrà tramite check-point allestiti in zone appositamente scelte dagli organizzatori e nelle immediate vicinanze delle aziende pubbliche e private e delle scuole che hanno aderito all’iniziativa. A vincere saranno i comuni che segnaleranno il maggior numero di ciclisti.

Obiettivo dell’iniziativa è anche quello di dare visibilità al traffico ciclistico delle città. Sostiene Giorgio Zampetti, direttore generale di Legambiente: “Sono sempre di più gli studenti e i lavoratori che scelgono le due ruote a pedali per gli spostamenti casa-lavoro o casa-scuola. Ciclisti, pedoni e trasporto pubblico crescono dove andare in auto diventa l’opzione meno concorrenziale e dove c’è garanzia di sicurezza per la cosiddetta utenza vulnerabile. Per città sempre più bike friendly è fondamentale agire sugli spazi urbani pianificando un nuovo tipo di mobilità che metta al centro le esigenze di spostamento della persona e non del veicolo e la conseguente riappropriazione dello spazio pubblico da parte dei cittadini. Le amministrazioni comunali devono cogliere e concretizzare la spinta che arriva dai loro cittadini, favorendo sempre di più modelli di mobilità leggera e integrata con i sistemi di trasporto pubblico locale, creando di fatto una alternativa vera all’automobile privata”.


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