Mercato energia, Commissione Ue: solo 1 consumatore su 3 confronta tariffe
La Commissione Europea ha adottato oggi una comunicazione al fine di esortare gli Stati membri ad accelerare i loro sforzi per recepire ed attuare l’attuale normativa dell’UE sul mercato interno dell’energia. La Commissione intende cooperare con gli Stati membri per rafforzare la posizione dei consumatori e per ridurre gradualmente gli interventi statali che falsano i mercati. Secondo la Commissione, mentre si sono compiuti progressi per quanto riguarda una maggiore capacità di scelta a disposizione dei consumatori, il contenimento dei prezzi dell’energia all’ingrosso e la garanzia di forniture sufficienti in qualsiasi momento, bisogna fare di più per sfruttare pienamente il potenziale di un mercato europeo realmente integrato. Per completare il mercato interno dell’energia dell’UE entro il 2014, la Commissione intende prendere diverse iniziative. Tra di esse figurano le seguenti:L’attuazione delle norme relative al mercato interno e l’applicazione delle regole di concorrenza. 20 mesi dopo il termine di recepimento del marzo 2011, alcuni Stati membri non hanno ancora pienamente attuato il terzo pacchetto sul mercato dell’energia. La Commissione continuerà ad avviare procedimenti di infrazione al fine di garantire che le pertinenti norme europee siano correttamente applicate. Le regole di concorrenza devono essere rigorosamente rispettate per garantire pari condizioni a tutti gli attori del mercato.
Il rafforzamento della posizione dei consumatori. Dagli studi condotti risulta che solo un consumatore su tre raffronta le diverse offerte di servizi. Dalle stime effettuate emerge che i consumatori dell’UE potrebbero risparmiare fino a 13 miliardi di euro all’anno se passassero alla tariffa dell’energia elettrica più economica. La Commissione intende assicurare che i diritti dei consumatori sanciti dalla legislazione dell’UE siano ben visibili nelle norme nazionali e vengano correttamente rispettati da tutti gli attori del mercato. Ciò include il diritto di passare da un fornitore all’altro nel giro di tre settimane senza dover sostenere degli oneri finanziari. Essa intende anche promuovere lo sviluppo di sistemi di misurazione intelligenti in grado di consentire ai consumatori di gestire i propri consumi in tempo reale e controllare meglio le proprie bollette energetiche. Un’attenzione speciale sarà riservata alla tutela dei consumatori più vulnerabili. Inoltre, la relazione dell’UE sulla trasparenza dei mercati al dettaglio dell’energia contiene raccomandazioni ai fini di una chiara presentazione di prezzi, tariffe e offerte. Inoltre, attualmente solo 9 Stati membri (Austria, Finlandia, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Repubblica ceca, Regno Unito, Slovenia e Svezia) non hanno regolamentato i prezzi dell’energia al dettaglio in vigore. I prezzi stabiliti con intervento statale non offrono ai consumatori la soluzione migliore. Essi rischiano di dare una falsa impressione di tutela che demotiva dal cercare alternative migliori, tra le quali i servizi di efficienza energetica. Inoltre, i prezzi al consumatore finale regolamentati ostacolano gli investimenti e dissuadono le imprese dall’entrare sul mercato e investire in nuove forme di produzione. I prezzi regolamentati sottocosto portano alla creazione di debiti che in ultima analisi ricadono sui contribuenti.