Demolire le rendite di posizione e avviare la stagione delle riforme che smantellano lobbies e corporazioni. E’ questo che l’Italia deve fare per essere credibile ed ottenere dall’Europa maggiore flessibilità nelle politiche economiche. L’appello arriva dal Movimento Nazionale Liberi Farmacisti che rilancia le analisi fatte nelle relazioni annuali dalla Banca dei Regolamenti Internazionali e dall’Antitrust. 
La prima ha affermato che “la bontà delle politiche non consiste tanto nel cercare di pompare la crescita a tutti i costi, quanto nel rimuovere gli ostacoli che la frenano”.
E il Presidente dell’Antitrust Giovanni Pitruzzella ha dichiarato che “un modello che si basa sui privilegi, piuttosto che sui meriti, aggrava le diseguaglianze, rende la società chiusa, statica, poco aperta alla concorrenza e all’innovazione”, sacrificando “l’aspirazione degli individui di poter migliorare la loro posizione sociale, esclusivamente in virtù dei loro meriti”.
In queste due dichiarazioni – secondo il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti – c’è la chiave di volta per ottenere dall’Europa quella flessibilità nella gestione dei conti italiani: per almeno due volte la Bce ha richiesto all’Italia di fare riforme strutturali incidendo sulle libere professioni, per ben due volte la risposta è stata inefficace, o peggio fallimentare come nel caso delle 5000 farmacie annunciate con il concorso straordinario e zero aperture dopo 29 mesi dalla legge.
Il MNLF ribadisce che “la professione di farmacista in Italia è bloccata e l’unico destino per un laureato è quello di fare il dipendente con lo stipendio più basso d’Europa o aprire una parafarmacia per vendere pochi farmaci da banco lottando tutti i giorni per non chiudere”.
“Certamente la riforma del Senato è importante, ma non contribuisce alla crescita economia del Paese. Liberalizzare seriamente le professioni, al contrario porterebbe nuovi posti di lavoro, maggiori entrate per lo Stato e nuove aziende – scrive il MNLF – Il Governo Renzi si svegli, questo è quello che ci chiede l’Europa, questo è quello che serve all’Italia per tornare a crescere. In attesa di un cambio di strategia governativa il Movimento Nazionale Liberi Farmacisti ha aperto una discussione tra i professionisti italiani che non si rassegnano al declino del Paese”.


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1 thought on “Liberi Farmacisti: stop rendite di posizione, avviare liberalizzazioni

  1. Liberi farmacisti che dopo la deregolamentazione investiranno tutti i loro soldi in aziende destinate a fallire e dopo 2/3 anni torneranno a fare i DIPENDENTI di catene proprietarie di 2/3 mila farmacie….SVEGLIA RAGAZZI!! Dietro ci sono poteri molto più FORTI che quegli sfigati di Federfarma!!!

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