Sì alle liberalizzazioni, “senza ripensamenti né compromessi” e senza cedere a pressioni lobbistiche. Una volta che saranno entrate a regime, il risparmio per le famiglie sarà pari a una mensilità media di stipendio, una nuova 14ma che permetterà di rilanciare i consumi, ridare fiato alle famiglie e avviare la crescita per l’economia italiana.È quanto affermano Adiconsum, Adoc, Cittadinanzattiva, Federconsumatori e Movimento Consumatori in una nota congiunta in cui affermano che “sono pronte a sostenere l’iniziativa forte del Governo di adottare misure di liberalizzazione nei settori più critici dell’economia italiana, senza ripensamenti né compromessi, senza cedere alle pressioni e ai ricatti delle corporazioni e delle lobby, come potrebbe accadere secondo alcune ipotesi per farmaci e carburanti”.
La stima delle ricadute economiche per i provvedimenti annunciati è positiva: per le associazioni, i provvedimenti a regime porteranno a una riduzione del 7% dei prezzi al consumo dei beni di prima necessità e a un calo dell’8% per il prezzo dei beni di consumo generale. È inoltre attesa una flessione del 15% dei costi di servizi finanziari, assicurativi, energetici e dei trasporti, e una diminuzione del 5% delle tariffe professionali.
Per le cinque associazioni dei consumatori, le reti dell’energia, delle comunicazioni e quelle ferroviarie devono comunque fare capo a istituzioni pubbliche. “Si bandiscano le gare per il trasporto ferroviario e universale e si impedisca che la concorrenza sia fatta unicamente sulle tratte di business del trasporto su rotaia”, affermano.
Eliminazione delle tariffe minime per le professioni e superamento del principio del numero chiuso sono altri due elementi richiesti nel settore delle professioni. Per le farmacie in particolare, “’obiettivo da perseguire è l’apertura totale della vendita dei farmaci di fascia C nelle parafarmacie, eliminando anche il prezzo finale dalla confezione, ottenendo così aumento occupazionale e maggiori risparmi per i cittadini”.
Fra le richieste delle associazioni, c’è quella di dare reale potere di intervento all’Autorità che si occuperà dei trasporti e di rafforzare il potere di tutte le Autorità. Una nota anche sulla class action, che la bozza di liberalizzazione prevede in fase di estensione. “Al Governo che sta reintroducendo l’azione collettiva scippata ai consumatori dal precedente esecutivo, si chiede – affermano le associazioni –l’eliminazione dell’opt-in e la possibilità per le organizzazioni dei consumatori di promuoverle a prescindere dal singolo mandato ricevuto da uno o più consumatori”.


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