Non possono essere sottratti alla distribuzione e alla vendita per il territorio nazionale, praticando esportazione parallela, i medicinali per i quali sono stati adottati specifici provvedimenti al fine di prevenire o limitare stati di carenza o indisponibilità anche temporanea sul mercato”. E’ quanto ribadisce oggi il Ministero della Salute in merito ad alcune segnalazioni relative a temporanea indisponibilità sul mercato nazionale di medicinali indispensabili per la cura e per la continuità terapeutica di determinate patologie. Nella circolare rivolta a tutti gli operatori della filiera del farmaco e alle autorità territoriali, il Ministero ricorda, altresì, il principio dell’ “obbligo del servizio pubblico” che impone ai grossisti di garantire in permanenza un assortimento di medicinali sufficiente a rispondere alle esigenze di un territorio geograficamente determinato, nei limiti di cui i detti medicinali siano forniti dalle aziende farmaceutiche, e di provvedere alla consegna delle forniture richieste in tempi brevissimi.
Nella circolare si insiste anche sul compito affidato al farmacista “che deve procedere, direttamente o attraverso le associazioni rappresentative della categoria, ad effettuare una apposita segnalazione all’autorità territorialmente competente (Regioni, Provincie autonome, o altre autorità individuate dalla normativa territoriale) di irreperibilità del farmaco nella rete distributiva territoriale nonché l’indicazione del distributore all’ingrosso che non ha provveduto alla fornitura. Sulla base di tale segnalazione l’autorità competente territorialmente deve accertare l’eventuale violazione dell’ “obbligo di servizio pubblico” che comporta l’irrogazione di sanzioni di diversa gravità, che nell’ipotesi di reiterazione della violazione giungono fino alla revoca dell’autorizzazione alla distribuzione all’ingrosso dei medicinali”.
Il Ministero fa sapere, infine, che il Comando dei Carabinieri per la salute effettuerà gli accertamenti presso i diversi livelli della filiera distributiva del farmaco diretti a garantire l’osservanza delle disposizioni normative vigenti.
Le farmacie – fa sapere Federfarma – da tempo denunciano il problema delle carenze di una serie di farmaci che non sono reperibili in Italia perché esportati verso Paesi dove hanno un prezzo più elevato. Esprimono quindi apprezzamento per la circolare con la quale il Ministero della salute ha richiamato tutti gli operatori della filiera del farmaco e le autorità territoriali all’osservanza delle norme di legge, varate a inizio anno, per contrastare tale fenomeno.


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