Riceviamo e pubblichiamo una lettera firmata da Federico Fabretti, Direttore Centrale Comunicazione Esterna e Media del Gruppo FS Italiane, che contiene alcune precisazioni in merito alla notizia pubblicata il 6 marzo scorso dal titolo “Incidenti ferroviari, ANSF: in calo incidenti totali, vittime e feriti”.
“È utile che i vostri lettori sappiano che la percentuale, riferita dall’ANSF, “del 35% degli incidenti, esclusi gli investimenti di persone” causati da “carenze manutentive” corrisponde, su oltre 3 milioni di treni circolati nel 2013, a 2 eventi.
Analizzando nel dettaglio la Relazione ANSF si può rilevare che 77 degli “incidenti gravi” avvenuti nel 2013, complessivamente 100, sono ascrivibili all’“indebita presenza di pedoni sulla sede ferroviaria”. Dei restanti 23, gran parte è ricondotta a cause esterne quali indebito attraversamento dei passaggi a livello regolarmente chiusi, in violazione del Codice della Strada, frane, alluvioni e investimenti di animali.
Ribadiamo che la rete ferroviaria nazionale è conforme agli standard di sicurezza europei e, anche in presenza di guasti, la circolazione dei treni è sempre gestita in assoluta sicurezza grazie a specifici protocolli, ben noti all’ANSF.
 
Evidenziamo, infine, che il Gruppo FS Italiane negli ultimi anni ha investito circa 9 miliardi di euro in nuove tecnologie sul fronte sicurezza”.


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