Calano i vacanzieri sulla neve, quelli che fanno una settimana bianca come pure coloro che si concedono un week end. Il calo complessivo dei vacanzieri è pari all’8,5% mentre il giro d’affari diminuisce del 13% complessivo. Sono i dati del consuntivo sul turismo invernale presentati nei giorni scorsi da Federalberghi.
In particolare, quasi 7,86 milioni di italiani, tra maggiorenni e minorenni (rispetto agli 8,59 milioni del 2012) sono stati da gennaio a marzo in località montane e sciistiche dell’Italia e dell’estero, per un calo dell’8,5%. Di questi 3,78 milioni di italiani (rispetto ai 4,3 milioni del 2012) hanno trascorso una settimana bianca, segnando un calo del 12.1%.
Coloro che invece hanno effettuato solo dei week end sulla neve sono stati circa 4,08 milioni (rispetto ai 4,25 milioni del 2012) per un calo del 4%.
Il giro d’affari delle settimane bianche (comprensivo di coloro che hanno effettuato oltre alla settimana anche qualche week end sulla neve) è stato di 2,66 miliardi di euro (rispetto ai 2,93 miliardi di euro del 2012) per un decremento del 9%.
Il giro d’affari generato da coloro che hanno invece esclusivamente effettuato solo dei week end sulla neve è stato di circa 1,99 miliardi di euro (rispetto ai 2,42 miliardi di euro del 2012) con un calo del 17,5%.
La flessione complessiva del giro d’affari, prodotto da tutti coloro che hanno fatto vacanze sulla neve, per un importo pari a 4,66 miliardi di euro, ha fatto registrare un calo del 12,9% rispetto al 2012 (quando fu di 5,35 miliardi di euro).
“Nonostante la nostra annuale indagine sul ‘turismo bianco’ abbia considerato anche una previsione delle imminenti vacanze pasquali sulla neve, i numeri ci consegnano un ennesimo risultato negativo che spaventa nell’immediato e preoccupa in prospettiva”. È questo il commento di Bernabò Bocca, Presidente Federalberghi, alla lettura dei risultati relativi al consuntivo delle settimane bianche e week end sulla neve.
“Il calo – prosegue Bocca – ha riguardato l’intero ‘popolo’ degli italiani appassionati di sport invernali, facendo registrare diminuzioni sia nelle storiche settimane bianche, sia nei week end sulla neve. Si tratta di un segnale evidente – aggiunge il Presidente di Federalberghi – di come la situazione economica di ogni singolo nucleo familiare appaia caratterizzata da difficoltà diffuse che finiscono inevitabilmente per ridimensionare anche i consumi turistici”.
Fra le settimane bianche, il 6,4% della popolazione dichiara di aver effettuato fra gennaio e marzo un periodo di vacanza superiore ai cinque giorni in località sciiistiche. La spesa media procapite è in lieve crescita: ogni italiano ha messo a disposizione una media di 628 euro, rispetto ai 613 euro registrati nel 2012 (+2,5% in linea col tasso d’inflazione). In relazione alle mete preferite l’89,4% ha scelto l’Italia (rispetto al 93,5% del 2012) ed il 10,6% l’estero (rispetto al 6,5% del 2012), cosa che denota una perdita di quota di mercato delle regioni montane italiane, dovuta essenzialmente agli elevati costi degli impianti di risalita, costretti a sottostare a tariffe energetiche ormai fuori controllo. Quanto alle Regioni più gettonate il Trentino-Alto Adige resta la regione leader con il 25% della domanda, seguito dal Piemonte con il 14,1% e dalla Valle d’Aosta con il 9,2%.
Diminuisce la clientela che fa solo week end sulla neve senza settimana bianca: sono vacanzieri mordi e fuggi, pari al 6,9%, con una diminuzione del 4% rispetto all’anno scorso.  Il calo è stato sostanziale anche per la frequenza di week end effettuati, passando dagli 1,84 week end del 2012 agli 1,52 week end di quest’anno.In leggero aumento, infine, l’indicatore sintetico di spesa pro-capite: considerate tutte le voci di spesa (viaggio, vitto, alloggio, impianti e corsi di sci, divertimenti) nel week-end bianco si sono spesi in media 320 euro per persona rispetto ai 308 euro del 2012.


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