L’obiettivo è creare una banca dati europea sui furti dei farmaci. È quanto ha detto il Direttore generale dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) Luca Pani, che ha commentato: “Nell’esprimere la piena condivisione rispetto a quanto affermato dal Ministro della Salute Beatrice Lorenzin sul caso Herceptin, confermo che sono tuttora in corso ulteriori accertamenti da parte di Aifa e Carabinieri NAS, finalizzati a identificare tutti i soggetti coinvolti, anche a livello internazionale, in questa pratica illegale”.
Il caso riguarda una serie di lotti del farmaco Herceptin che risultano falsificati ed è scaturito da una segnalazione inviata da un grossista del Regno Unito su anomalie riscontrate in alcune confezioni del medicinale. Si sono attivati sia l’Aifa sia i NAS, l’Agenzia Europea dei Medicinali ha identificato i lotti delle fiale falsificate, e il Ministero della Salute ha sottolineato l’immediatezza della risposta arrivata dalle istituzioni di tutela della salute pubblica. Il Direttore Pani sottolinea che le attività intraprese dall’Aifa sul problema dei furti hanno permesso la creazioni di una banca dati costantemente aggiornata alla quale oggi aderiscono oltre 30 aziende italiane.
“Si tratta di uno degli oltre sessanta strumenti e piattaforme informatiche, molte delle quali assolutamente innovative che l’Agenzia sotto l’impulso del Ministro Lorenzin, ha sviluppato negli ultimi due anni – spiega Pani –  In questo caso la possibilità di ricostruire in tempi brevissimi il quadro di quanto accaduto è indubbiamente riconducibile alla creazione di uno di questi database, che spesso consentono la condivisione di dati e informazioni in tempo reale. Il nostro obiettivo è quello di ottimizzare sempre più questo valido strumento e gli altri che sta sviluppando Aifa a livello europeo, per farne, in tempi brevi, una vera e propria banca dati europea sui furti, alla cui creazione ritengo utile destinare parte del finanziamento (oltre 450.000 euro) ottenuto da Aifa da parte della Commissione europea a seguito della presentazione del progetto europeo FAKESHARE II, che permetterà lo sviluppo di una piattaforma web di condivisione di intelligence sul crimine farmaceutico, che hanno portato questa Agenzia ad essere una delle amministrazioni capofila a livello internazionale sulla digitalizzazione delle informazioni, la loro trasparenza e l’accessibilità online”.


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