La difficoltà a comprendere il bugiardino dei farmaci, a causa di una bassa alfabetizzazione su temi legati alla salute, si associa a una maggiore mortalità. Lo ha riscontrato uno studio, pubblicato sul British medical journal e condotto presso lo University of College London e riportato oggi su ‘Farmacista 33’, il quotidiano online del farmacista italiano. Lo studio, che ha coinvolto circa 8mila soggetti adulti di età superiore a 52 anni, ha valutato il livello di comprensione delle indicazioni d’uso dei medicinali. Il test a cui erano sottoposti i volontari si componeva di quattro domande, una delle quali era «Qual è il numero massimo di giorni in cui si può prendere questo farmaco?». Domande alle quali, comunque, era possibile rispondere consultando il bugiardino. Un terzo degli adulti interpellati ha fornito almeno una risposta sbagliata e uno su otto ha dato due o più risposte sbagliate. Era possibile associare una probabilità maggiore di errore a indicatori socioeconomici, in particolare età avanzata, basso reddito, bassa scolarizzazione e appartenenza a minoranze etniche. Nei quinquennio successivo, è stato monitorato anche il grado di salute dei volontari e nel complesso si sono registrati 621 decessi, con una maggiore percentuale proprio fra i soggetti che avevano fornito più risposte sbagliate: il 16% tra coloro che avevano dato due o più risposte errate contro il 9% tra coloro che avevano risposto in modo giusto.


Vuoi ricevere altri aggiornamenti su questi temi?
Iscriviti alla newsletter!



Dopo aver inviato il modulo, controlla la tua casella per confermare l'iscrizione
Privacy Policy

Parliamone ;-)