Giusto il provvedimento sui farmaci equivalenti, secondo il Movimento Consumatori. “Non si riesce a comprendere come mai l’Italia sia così indietro nel mercato degli equivalenti e perché ci siano tante resistenze culturali, anche da parte degli stessi medici – afferma Rossella Miracapillo, responsabile dell’Osservatorio Farmaci & Salute del Movimento Consumatori. 
“Più comprensibili le posizioni dell’industria che difende i suoi interessi – precisa Miracapillo – ma i medici proprio non li comprendiamo. Nel nostro Paese ci sono medici di base che si oppongono alla prescrizione di farmaci equivalenti, mettendone per l’ennesima volta in discussione l’efficacia come se in Germania e in Inghilterra, dove si usano in modo massiccio (il 40% a fronte del 20% nostrano), i cittadini morissero più degli italiani che usano poco gli equivalenti”.
Secondo Rossella Miracapillo “il decreto Monti malgrado tutti i suoi difetti chiede comunque a ogni categoria uno sforzo per il bene della collettività. Noi consumatori chiediamo di essere curati, con gli equivalenti nelle patologie che possono essere affidate a questi rimedi e con i farmaci innovativi, nuovi di ricerca, più tecnologici e quindi più costosi, nelle patologie che lo richiedono, senza dover fare ulteriori sacrifici per sostenere il nostro diritto alla salute a carico del Sistema sanitario nazionale. E facciamo appello a Monti perché porti a casa il provvedimento. Se la difesa del Sistema sanitario nazionale e del potere di acquisto dei consumatori passano dall’obbligo di una dicitura sulle ricette mediche, che si vada avanti e che l’Italia almeno nel settore degli equivalenti diventi un po’ più europea”.


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