Movimento Consumatori all’Arera: distinguere fra morosi incolpevoli e intenzionali
È necessario distinguere fra morosi incolpevoli e intenzionali. Fra chi non può più pagare le bollette di luce e gas, perché non ha più reddito disponibile, e chi invece si sottrae al pagamento volontariamente. È l’istanza presentata dal Movimento Consumatori oggi in audizione con l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera). Oggi l’associazione ha fatto alcune proposte sul problema della morosità degli utenti di elettricità e gas. La richiesta: un Fondo ad hoc per la morosità involontaria, un Sistema informativo integrato per quella intenzionale.

Secondo il Movimento Consumatori è necessario che la morosità incolpevole (l’impossibilità di provvedere al pagamento delle bollette a causa della perdita o della consistente riduzione del reddito del nucleo familiare) sia trattata rispetto a quella intenzionale (l’inadempimento volontario dell’obbligazione degli importi dovuti dal cliente finale) in modo sostanzialmente diverso. “Nel caso di morosità incolpevole, proponiamo l’accesso ad un fondo creato ad hoc per queste circostanze – spiega Ovidio Marzaioli, vicesegretario generale e responsabile del settore Energia MC – inoltre chiediamo che venga allungata a 30 giorni l’applicazione degli interessi di mora dalla scadenza della bolletta. In merito alla morosità intenzionale, sollecitiamo invece una razionalizzazione del sistema indennitario con la creazione presso il Sistema Informativo Integrato dell’Acquirente Unico, di una banca dati (gestita quindi da società pubblica), dove i morosi intenzionali siano registrati attraverso criteri selettivi di ingresso e con determinati criteri di temporaneità di permanenza”.