Una class action che potenzialmente potrebbe abbracciare circa 30 milioni di utenti luce e gas italiani. Dopo la decisione del Tar della Lombardia che ha sospeso gli aumenti tariffari di luce e gas, il Codacons ha lanciato l’azione collettiva a livello nazionale. Se le tariffe energetiche sono aumentate per effetto di condotte illecite adottate da speculatori professionisti, e non certo per il normale andamento del mercato, l’Autorità dell’energia avrebbe dovuto sospendere qualsiasi incremento dei prezzi”, spiega il Codacons.
Ma così non è stato: l’Autorità si è infatti limitata ad avviare un procedimento (delibera 342/2016/E/eel) intimando la cessazione immediata delle condotte anomale ancora in corso e prevedendo “l’eventuale adozione di altre misure regolatorie”.
Resta ancora sconosciuto ai cittadini l’elenco dei grossisti accusati di condotte illecite. “La gravità dell’accaduto, che incide direttamente sul prezzo finale dell’energia praticato alle famiglie, è evidente”. Il Codacons ha dunque depositato un esposto presso le Procure di Roma e Milano, chiedendo di indagare per il reato di truffa aggravata e aggiotaggio, e ha avviato la class action attraverso la quale gli utenti possono costituirsi parte offesa. I moduli per aderire all’azione sono disponibili sul sito dell’associazione www.codacons.it.
Sulla vicenda arriva anche il commento da parte del Ministero dello Sviluppo Economico che sottolinea la necessità di fare chiarezza sui fatti e sui possibili comportamenti speculativi che hanno portato ad un aumento anomalo dei costi di dispacciamento negli ultimi mesi.
L’Autorità intanto fa sapere di aver intenzione di presentare istanza di revoca della delibera emessa dal Tar Lombardia, in quanto si basa su un’erronea rappresentazione dei fatti e del diritto.


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