Energia: 260 mln di euro da ispezioni 2018 di Arera e Guardia di Finanza
Oltre 260 milioni di euro contestati dalla Guardia di Finanza nel corso delle ispezioni sulle attività delle imprese di acqua, elettricità e gas, per costi riconosciuti in tariffa ma non dovuti, una parte significativa dei quali già restituiti ai clienti attraverso riduzioni tariffarie. Questo l’esito delle attività di controllo svolte dall’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) e dai Reparti Speciali della Guardia di Finanza nel 2018, presentati oggi. L’attività ha permesso in diverse occasioni di ripristinare la sicurezza e la corretta qualità del servizio sia nel settore gas sia in quello elettrico.
Tra i casi registrati nel 2018 ci sono mancate “odorizzazioni” delle reti gas, non conformità alle norme che regolano il pronto intervento in caso di segnalazioni e necessità di revisione delle procedure di sicurezza di diverse piccole imprese di distribuzione elettrica. Grazie alle verifiche attivate sono stati inoltre recuperati 12 milioni di euro dalle aziende che non avevano versato il contributo per il funzionamento dell’Autorità negli anni 2013-2015.
Sostiene il presidente Arera Stefano Besseghini: “Definire le regole per tutelare i clienti e migliorare la concorrenza, è importante quanto controllare che le stesse regole vengano applicate. La consolidata collaborazione tra ARERA e la Guardia di Finanza ha espresso anche nel 2018 un’azione diffusa e costante che oltre ad essere una garanzia per i consumatori contribuisce alla tutela degli equilibri energetici ed ambientali del nostro Paese”.
