Contrazione dei consumi e difficoltà ad indebitarsi. Detta così sembra che per le famiglie italiane non ci sia via di uscita. In effetti è così e lo dimostrano i dati che oggi ha diffuso Federconsumatori. Le stime dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori attestano una contrazione delle consistenze nel 2012 del -5% rispetto al 2009 (da 115 a 109 miliardi di Euro). In pratica, le famiglie si trovano in una situazione di profondo disagio che non gli permette più nemmeno di indebitarsi: le incertezze circa la propria situazione economica e le prospettive future è talmente grande da rendere impensabile l’impegno di sostenere le rate di un prestito.Negli ultimi dieci anni, complice il passaggio lira/euro e il relativo innalzamento generalizzato dei prezzi, le famiglie hanno iniziato a ricorrere sempre più al credito al consumo per colmare la perdita del potere d’acquisto. Nel 2009, tuttavia, c’è stato un cambio di rotta con l’aggravarsi degli effetti della crisi economica e l’andamento dei prestiti  ha iniziato a registrare una brusca frenata che, nel corso del 2012 si è fatta più marcata che mai.
“Un segnale di allarme di fronte al quale il Governo non può più rimandare provvedimenti tesi al rilancio del potere di acquisto delle famiglie, soprattutto quelle a reddito fisso, sulle quali hanno pesato maggiormente gli effetti della crisi economica, nonché le ripercussioni delle manovre adottate finora per fronteggiarla” fanno sapere dall’Associazione.


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