Ammontano a 139 miliardi di euro le sospensioni di rate per Pmi e famiglie fatte dalle banche. Con questo dato di riferimento, e in un contesto che vede una generale ripresa dei mutui alle famiglie per le condizioni favorevoli del mercato immobiliare, si apre la due giorni di Credito al Credito, la manifestazione dell’Associazione bancaria italiana (Abi) dedicata alle condizioni del mercato dei finanziamenti a imprese e famiglie.

L’Abi evidenzia prima di tutto che “aumentano i finanziamenti alle famiglie che risentono positivamente della ripresa del mercato degli acquisti delle abitazioni in Italia. In particolare, le nuove erogazioni di mutui hanno segnato un incremento del 38% nel periodo gennaio-settembre 2016 rispetto allo stesso periodo del 2015”. E ci sono anche i primi segnali di miglioramento per gli investimenti.

Se si guarda alla forme straordinarie di credito attivate dal 2009, ormai ammontano a 139 miliardi di euro le quote di debito residuo sospese a Pmi e famiglie con le varie moratorie sulle rate dei finanziamenti. In particolare per le famiglie sono diverse le iniziative realizzate in collaborazione con istituzioni e associazioni dei consumatori, che a partire dal Piano famiglie Abi del 2010 e proseguendo con le misure di sospensione rate mutui in corso, hanno interessato 186.618 famiglie e circa 14 miliardi di debito residuo sospeso. “Non solo moratorie – aggiunge l’Abi – ma anche sostegno al credito come nel caso del Fondo di garanzia per l’acquisto della prima casa che in base agli aggiornamenti relativi alla prima metà di novembre ha registrato 15.767 richieste di accesso per un controvalore di 1,8 miliardi di euro”.


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