Si arricchisce di nuovi particolari il procedimento che dovrà stabilire di chi sono le colpe per il naufragio di venerdì 13 gennaio occorso alla Costa Concordia all’Isola del Giglio. Fa discutere, intanto, la decisione di Costa di costituirsi parte offesa del disastro navale: “Siamo scandalizzati per la decisione di Costa Crociere di dichiarasi parte offesa nel procedimento contro il comandante della nave Costa Concordia, Francesco Schettino. Le vere parti civili sono tutti i cittadini che direttamente e indirettamente sono stati colpiti dalla tragedia, unitamente alle Associazioni che ne tutelano i diritti”ha detto il segretario generale di Cittadinanzattiva, Teresa Petrangolini, che ha annunciato che l’Associazione si costituirà parte civile nella causa, “richiamando alle proprie responsabilità anche la Costa Crociere” – continua Petrangolini – “avendo il datore di lavoro la responsabilità per le condotte anche illecite dei propri dipendenti, come ribadito più volte dalla Cassazione”.
Intanto le Associazioni dei Consumatori che hanno costituito il Comitato Naufraghi Costa Concordia ricordano che è necessario rispettare il termine di 10 giorni per inviare il reclamo (comprensivo di tutte le informazioni) a Costa Crociere. Clicca qui per le istruzioni


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